Parigi

Città delle Scienze e Parc La Villette di Parigi

La Cité des Sciences et de l’industrie si trova all’interno del Parc de la Villette ed è una delle tappe imperdibili per chi va Parigi con i bambini e i ragazzi.

Un museo della scienza enorme, con diverse esposizioni permanenti e alcune mostre temporanee, oltre all’area gioco suddivisa per fasce d’età (Citè des Enfants), il Planetario e la sala cinema a forma di sfera (la Gèode) dove vengono proiettati film su uno schermo Imax a 180 gradi.

Le mostre sono quasi tutte interattive e coinvolgenti per i bambini, noi abbiamo apprezzato particolarmente: il Fuoco, il Freddo, C’era una volta, La Matematica, I Suoni. Forse quando andrete voi ce ne saranno delle altre, ma sono sicura che le troverete comunque stimolanti per i vostri bambini.

Non tutto è adatto ai più piccoli, ma ci sono comunque attività pensate anche per loro, quindi vale la pena portarli.
La mostra C’era una volta veramente deliziosa con le favole rivisitate in chiave scientifica e quella sul Fuoco con la possibilità di vestirsi da pompiere e simulare lo spegnimento del fuoco.

La Gèode

Alla sala cinematografica della Gèode si accede una volta entrati nella  Città delle Scienze, ma si deve fare un passaggio esterno.  Quando si rientra nel museo bisogna far controllare zaini e borse oltre a passare nel metal detector.

Ci sono vari tipi di film che vengono proiettati in orari diversi, quando fate il biglietto all’ingresso della Città della Scienza vi faranno scegliere il film che preferite. In realtà si tratta di una specie di documentario ed è molto lungo, un’ora circa, questo lo rende un po’ noioso per i bambini più piccoli.

Mio figlio che ha 10 anni si era già stancato dopo una mezz’ora di stare fermo al buio sulle poltrone ad anfiteatro e non è facile uscire se siete nella parte bassa.

Il parco della Villette

Intorno alla Città delle Scienze e dell’Industria si estende questo grande polmone verde di Parigi che con le sue aree giochi, le barchette sul canale dell’Ourcq, il ponte panoramico alto e quello basso movibile, le giostre e alcuni locali che affacciano sul fiume, offre un bel momento di svago all’aria aperta per le famiglie specialmente nelle giornate primaverili ed estive.

Distribuito su un’area di ben 55 ettari e comprende al suo interno, oltre alla Città delle Scienze e dell’Industria, anche la Città della Musica con un museo degli strumenti musicali e il Conservatorio, grandi spazi per concerti ed eventi.
L’area playground non è grandissima, ma ha un percorso colorato con reti e lungo scivolo finale di ben 80 metri a forma di drago che è davvero bello (Jardin du Dragon), solo ci vuole un po’ di pazienza perchè c’è tantissima fila!

Come raggiungere la Città delle Scienze di Parigi

Il mezzo più comodo è sicuramente la metro n°7 fino alla fermata Parc de la Villette e così potrete visitare entrambi in poco più di mezza giornata ma se volete fare le cose con calma riservategli una giornata intera.
Per raggiungere la Città delle Scienze ci vogliono circa 30 minuti dal centro di Parigi e dalla fermata della metro sono circa 150 metri a piedi per raggiungere l’ingresso. Da lì sempre a piedi in pochi minuti raggiungerete l’area giochi del parco de la Villette.

È necessario acquistare i biglietti in anticipo?

Direi di no. Noi non abbiamo trovato molta fila all’ingresso, ma cercate di arrivare presto, al momento dell’apertura, perchè poi più tardi ho notato che c’era più gente.
Forse meglio prenotare in anticipo i biglietti per la Citè des enfants che purtroppo noi non abbiamo visitato perchè era chiusa per ristrutturazione.
Qui non possono entrare i bambini con meno di 2 anni, i bambini non accompagnati e gli adulti senza bambini.

Inoltre, ricordate di conservare sempre i biglietti perchè vi vengono richiesti in alcuni punti della grande costruzione, sia all’inizio delle scale mobili che rientrando dalla Gèode, questo perchè alcune aree sono libere e vi si può accedere senza biglietto. Al piano terra c’è un ristorante Fast Food aperto a tutti e al primo piano un caffè, il ristorante del secondo piano era chiuso momentaneamente.

Luisa Roncarolo

E’ più facile dire quello che non sono, piuttosto che quello che sono diventata. Non sono single, non sono trendy e non sarò mai una fashion blogger. Non fotografo tutto quello che mangio e non ho il fisico per i viaggi estremi. Non amo le automobili, preferisco i treni e quando posso vado in bicicletta. La mia famiglia viaggia sempre con me e questo voglio raccontare.

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Luisa Roncarolo

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