Il Piceno, regione storica nel sud delle Marche al confine con l’Abruzzo, è un vasto territorio ricco di storia e cultura oltre che di tradizioni gastronomiche.
Va dalle sponde dell’Adriatico fino ai Monti della Laga e, se potessimo guardarlo dall’alto ci apparirebbe come un arcipelago di piccole città, paesi e borghi antichi sparsi su un mare di colline che dolcemente lasciamo il posto alle montagne dell’Appennino.
Tutto è così vicino e a portata di mano tanto da poter girovagare a piacimento senza meta scoprendo un paese dopo l’altro in piena libertà.
Ecco alcune tappe di un itinerario piceno con bambini e ragazzi al seguito, una road map che girerà liberamente tra spiagge e borghi dell’entroterra per poi ritornare sulla costa, restando sempre a poca distanza da Ascoli Piceno.
A come Acquaviva Picena
Quasi un balcone naturale affacciato sul mare, sorge ad una decina di chilometri dal centro di San Benedetto del Tronto.
Il borgo antico è un intrico di viuzze raccolto intorno alla Rocca Medievale da poco restaurata, offre addirittura un viaggio virtuale nel tempo attraverso i nuovissimi visori Oculus.
Ma Acquaviva Picena, tra l’altro Bandiera Arancione del TCI, ha tanto da offrire: oltre ai panorami fantasmagorici che spaziano a 360° dalla Majella al Gran Sasso, dai Monti Gemelli al Monte dell’Ascensione, dal Conero fino al Monte San Vicino, come non recarsi presso la Chiesa di San Rocco che conserva una magnifica facciata romanica oppure al Museo della Pajarola?
Sapete cos’è la pajarola?
Qui l’articolo di approfondimento su Cosa vedere ad Acquaviva Picena.
B come brodetto
Il rinomato brodetto alla sambenedettese potete assaggiarlo nei migliori ristoranti di San Benedetto, anche se spesso lo preparano solo su ordinazione e per minimo 2 persone.
La sua particolarità è la presenza di peperoni, pomodori verdi e aceto che conferiscono un sapore leggermente aspro al piatto, non sempre gradito ai bambini, ma apprezzato molto dai grandi.
L’ideale è accompagnare questa zuppa di pesce con fette di pane abbrustolito intinte nel suo gustoso sughetto.
C come Cupra Marittima
Per i più Cupra Marittima è sinonimo di vacanze al mare, ma se in spiaggia alziamo lo sguardo scorgiamo il borgo antico, l’antico incasato di Marano che domina la linea di costa.
È un luogo magico dove è bello passeggiare al tramonto perdendosi nell’antico acciottolato delle viuzze che portano sempre più in alto, almeno fino al Palazzo Cipolletti, l’antica casa-torre del XIII secolo nel cuore del borgo che ospita al suo interno il Museo Archeologico del Territorio.
Due sono i posti da non perdere a Cupra con i bambini: il presepe permanente dentro alla Chiesa della SS. Annunziata nel Castello di Marano e il Museo di Malacologia sulla statale 16.
Sapevate che quello di Cupra Marittima è il più grande Museo Malacologico d’Italia?
Qui l’articolo di approfondimento su Cosa vedere a Cupra Marittima e Marano.
D come dito del diavolo
Come spiegare la presenza di uno sperone di travertino che spunta nel bosco vicino all’Eremo di San Marco?
La leggenda vuole che quando Dio fece sprofondare il diavolo all’inferno, ne restò fuori solo un dito che si pietrificò.
Al di là delle credenze popolari, questa strana formazione naturale è diventata invece una palestra per scalatori.
Arrivare all’Eremo è abbastanza impegnativo ed è visitabile solo in compagnia di una guida turistica, ma fare una gita in auto fino a Colle San Marco per portare i bimbi a camminare nei boschi è alla portata di tutti.
Qui l’articolo su 5 gite da fare con i bambini nei dintorni di Ascoli Piceno tra cui anche Colle San Marco.
E come Explorer
Il trenino per visitare il centro storico di Ascoli Piceno con i bambini: una delle cose da fare se volete girare la città con i più piccoli in maniera divertente.
Ne parte uno ogni 60 minuti da Piazza Arringo con audioguida in 8 lingue (d’estate ogni mezz’ora).
F come fritto misto all’ascolana
Un vero must di ogni ghiottone errante.
Per bilanciare il retrogusto asprigno delle celeberrime olive all’ascolana, queste sono servite in tandem con un’altra prelibatezza picena: la crema fritta.
Trattasi proprio di cubetti di crema pasticcera impanati e fritti così dal risultare croccanti fuori e dolcissimi dentro. Ma per un fritto all’ascolana degno di questo nome ci vogliono le cotolette d’agnello, anch’esse impanate e fritte, guarnite quando è stagione, con zucchine e carciofi.
G come Grottammare
Il paese che sta tra Cupra Marittima a nord e San Benedetto del Tronto a sud.
Anch’esso vanta uno strepitoso borgo antico che si affaccia sull’Adriatico ma altre mille sono le ragioni per visitarla.
Per esempio il Museo Illustrazione Contemporanea che espone raccolte di illustrazioni umoristiche, importanti creazioni di humour art a firma di Milo Manara, Sergio Staino e tanti altri.
M come Monsampolo del Tronto
Il paese delle mummie, almeno dal quando, nel 2003, durante i lavori di ristrutturazione nella cripta della Chiesa di Maria SS. Assunta, sono stati ritrovati più di venti corpi umani mummificati dal particolare microclima.
Ma la parte più antica dell’abitato vi stupirà col belvedere, la lunga passeggiata panoramica fuori le mura che affaccia sulla vallata del Tronto spaziando dal mare al Gran Sasso e poi al monte Vettore.
Qui si trova un importante Museo Laboratorio di Archeologia studiato apposta per i piccoli visitatori.
O come Offida
Nota per i suoi vini pregiati ma anche per l’antica tradizione manifatturiera di pizzi a tombolo, lascia a bocca aperta ogni visitatore.
Varcata la cinta muraria si imbocca il corso principale alla fine del quale troviamo Piazza del Popolo sulla quale prospettano il Teatro Serpente Aureo affiancato dal Palazzo Comunale risalente al XII-XIII secolo e le Chiesa della Collegiata e dell’Addolorata: ma questo è sono solo l’inizio dello stupore che Offida ad ogni visita.
Sulla strada che porta alla Chiesa di Santa Maria della Rocca, troviamo il Polo Museale ospitato nei locali di Palazzo De Castellotti. Oltre al Museo del Merletto e al Museo Archeologico, anche il Museo delle Tradizioni Popolari ha sede qui.
P come Parco nazionale dei Monti Sibillini
La particolarità, e forse il bello del Piceno, sta nella varietà dei paesaggi e nella breve distanza tra il mare e la montagna.
Così dalle vaste spiagge del litorale si passa in un attimo alle aspre cime dei Sibillini e dei Monti della Laga che, in questo periodo dell’anno offrono uno spettacolo unico a chi voglia “perdersi” in passeggiate ed escursioni a caccia dei colori autunnali.
Q come Quintana
Si svolge ogni anno in agosto la Giostra medievale che vede 1.500 ascolani indossare scenografiche vesti rinascimentali, cavalli e cavalieri, sbandieratori, dame e damigelle sfilano per la vie di Ascoli Piceno per poi assistere al palio nel campo dei giochi. Uno spettacolo molto emozionante anche per i migliaia di turisti che riempiono le strade della città.
R come Ripatransone
Sull’altro versante della valle del Tesino vanta il vicolo più stretto d’Italia oltre all’ottocentesco Teatro Luigi Mercantini e al più interessante Museo della Civiltà Contadina e Artigiana dell’intero circondario: più di 2000 pezzi in esposizione, attrezzi e manufatti artigianali usati comunemente nelle campagne almeno fino all’era della meccanizzazione dell’agricoltura.
Qui l’articolo di approfondimento su Cosa vedere a Ripatransone
S come San Benedetto del Tronto
Capoluogo della Riviera delle Palme ha tanto da offrire ai turisti: lunghe spiagge di sabbia fine, bassi fondali in prossimità del bagnasciuga, mercatini estivi, parchi giochi sotto pinete ombrose, senza parlare del lungomare di 4 chilometri che, recentemente ammodernato e arricchito da un moderno arredo urbano, un po’ fa pensare a Copacabana.
Non da meno è l’offerta culturale basata in particolare su un circuito museale variegato e diffuso in vari punti della città.
Il Museo del Mare è tutto da scoprire; il Museo della Civiltà Marinara delle Marche e la Pinacoteca del Mare, dislocati nel Paese Alto come i rinvenimenti archeologici della Villa Marittima di età romana, mentre il MAM, vero e proprio museo d’arte moderna a cielo aperto impreziosisce il molo sud del porto peschereccio.
T come Terme
Lungo la strada Salaria che da Ascoli Piceno va a Roma, là dove la valle del Tronto si fa più aspra, c’è Acquasanta Terme: centro termale noto già in epoca romana. Le acque termali sono sulfuree e vengono utilizzate per inalazioni, aerosol, bagni ma soprattutto fanghi.
Oltre ai trattamenti curativi disponibili nel moderno impianto termale recentemente rinnovato, da qualche tempo c’è la possibilità di usufruire liberamente di alcune sorgenti termali naturali rimesse in auge, in località Santa Maria, da lungimiranti abitanti del luogo.
Ci riferiamo alle sorgenti sulfuree dette “Lu vurghe“, un piccolo paradiso aperto a tutti.
V come vino
È fuor di dubbio la grande vocazione vitivinicola delle dolci colline che dall’Adriatico corrono verso l’entroterra.
Il vitigno principe del piceno è il Montepulciano che produce vini rossi corposi e sinceri, contrassegnati dalla DOCG Offida Rosso.
Ma non dimentichiamo che questa è anche la terra del Sangiovese, altro alfiere dell’enologia marchigiana, alla base di un pregiato vino DOC, il Rosso Piceno.
Bianchi fruttati e leggeri vengono prodotti col la Passerina, mentre quelli ottenuti vinificando l’antico vitigno Pecorino, risultano più strutturati e ricercati.
Il nostro alfabeto delle cose da fare nella provincia di Ascoli Piceno con la famiglia termina qui, anche se ci sarebbero altre cento cose da raccontare su questo territorio; ma siamo certi di avervi dato delle dritte per il vostro viaggio alla scoperta del Piceno.
La città di travertino non l’abbiamo inclusa nella nostra lista perché abbiamo già scritto un articolo dettagliato che potete leggere qui:
10 cose da fare ad Ascoli Piceno con bambini e ragazzi
Se invece state cercando idee per una gita da fare nella natura potete prendere spunto da 5 gite nei dintorni di Ascoli Piceno con la famiglia.
Proust diceva che il vero viaggio non consiste nello scoprire nuove terre ma nel guardale con occhi nuovi, ringraziamo Mete Picene e Marchuzzo Viaggi per averci aiutato a guardare il Piceno con occhi nuovi durante l’educational dedicato alla nostra magnifica terra.
Questo articolo partecipa al progetto #insiders di Trippando con il tema “Racconta la tua città dalla A alla Zeta”.
Woow, con questo articolo viene proprio voglia di fare un giro per Ascoli! :))
Grazie! Sei mai stata ad Ascoli Piceno?
Non ancora 😉
Che bello il Piceno! Io sono stata la scorsa estate per la prima e devo dire che Ascoli mi ha sorpreso e colpito moltissimo: è una vera chicca. Grazie per questi utilissimi spunti 😉
Si, Ascoli è ancora poco conosciuta e valorizzata secondo me, ma negli ultimi anni qualcosa si sta muovendo. Anche la mia città, San Benedetto, non viene sfruttata a livello turistico come si potrebbe, per quello nel mio piccolo cerco sempre di contribuire a farla conoscere.