Il Carnevale di Ascoli Piceno è una cosa molto seria, forse anche più seria dell’oliva all’ascolana.
Non è il più vecchio d’Italia, non è il più blasonato e non è il più ricco, ma di certo è il più irriverente, il più dissacrante e il più satirico e quindi, andandoci non aspettatevi maschere tradizionali o sfilate di carri.
Lo spirito di questo carnevale interclassista e intergenerazionale è rappresentato dalle scenette, vere e proprie riproduzioni goliardiche, sempre ironiche e pungenti di fatti e personaggi noti alle cronache nazionali o locali.
Niente e nessuno è al riparo dalla dissacrante ironia degli ascolani.
Prova ne è che anche quest’anno le notizie di cronaca locale ma anche nazionale sono i temi ricorrenti di questo spettacolo gratuito e aperto a tutti che ogni anno va in scena nelle piazze e nei vicoli del centro.
Gli ascolani hanno fatto il verso perfino al terremoto nel Carnevale del 2017 dopo le forti scosse che colpirono anche il sud delle Marche.
Ma come accade per ogni manifestazione che si svolge ad Ascoli Piceno, la grande protagonista è sempre la bella città marchigiana che col suo impianto medievale sembra fatta apposta per incontrarsi e fare festa.
La gente festante confluisce in Piazza del Popolo abbellita per l’occasione e illuminata con veri e propri lampadari che ne fanno un salone a cielo aperto.
Quest’anno poi l’Amministrazione Comunale in collaborazione con Opera ha ristrutturato gli storici lampadari.
E’ qui che in gruppo o da soli, si mette in scena la propria recita in costume e il personale sberleffo alla società. Lo sfottò, a volte garbato e a volte pungente, è molto spesso reso più diretto dall’uso del dialetto perché il tema della scenetta è sempre dichiarato come potete vedere dalle foto.
Siete ancora in tempo per andare martedì alla grande festa finale, il divertimento è assicurato per grandi e piccini!
Un consiglio che mi sento di dare alle famiglie con bambini è quello di andare per ora di pranzo o subito dopo perché dalle 15 in poi l’affollamento rende difficile trovare parcheggio e si formano lunghe file per entrare ad Ascoli Piceno.
Noi abbiamo sempre cercato di arrivare ad Ascoli per le 13 e ripartire prima delle 18 quando le piazze cominciano davvero ad essere strapiene di gente ed era diventato difficile camminare con i bimbi.
Non avrete problemi per trovare da mangiare in giro tra cartocci di olive all’ascolana, cremini e la gustosa cacciannanze*.
Se non volete impazzire a cercare parcheggio vi consiglio l’uscita Piceno Centro della superstrada Ascoli-mare e il parcheggio a pagamento Torricella in Via di Porta Torricella n°7 dal quale con l’ascensore si arriva in pochi minuti dietro Piazza Arringo.
*la cacciannanze è una specie di focaccia fatta con la pasta del pane che si chiama così perché essendo più sottile deve essere tirata fuori dal forno prima del pane e oggi ce lo ha spiegato un amico di Ascoli Piceno il perché del suo nome.
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