In una radiosa giornata di sole, la grande bellezza di Pisa riesce a farti dimenticare anche il più freddo degli inverni. Il nucleo centrale della città raccoglie in sé tutto ciò che una famiglia in vacanza deve assolutamente vedere.
Inoltre so per certo che gran parte del centro storico è pedonalizzato e così mi avvio a piedi verso Piazza dei Miracoli canticchiando, da bravo turista, Evviva la Torre di Pisa che pende, che pende e mai non vien giù, il ritornello di una celeberrima canzone popolare che tutti conosciamo.
Tutto è realmente a portata di mano e raggiungibile passeggiando senza fretta, ideale per le famiglie. Anche quelle con bambini piccoli in passeggino.
Lasciata alle spalle Piazza Vittorio Emanuele, mi avvio su Corso Italia, affollata arteria pedonale fulcro dello shopping cittadino dove i mercatini e le luminarie mi ricordano che siamo quasi a Natale. Poi attraversando il Ponte di Mezzo, mi gusto lo splendore del Lungarno Mediceo con gli antichi palazzi che si riflettono nell’Arno.
Complice l’alta pressione, in cielo non c’è ombra di nuvole e dopo piazza Garibaldi percorro Borgo Stretto facendo zig zag sotto i portici. Da lì, via Ulisse Dini porta a Piazza Dei Cavalieri, un gioiello architettonico incastonato tra il Palazzo dell’Orologio, la Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri e il Palazzo della Carovana, più conosciuto come sede della Scuola Normale Superiore. Faccio Via dei Mille e poi Via Santa Maria quando ad un tratto ecco esplodere di fronte ai miei occhi la Piazza dei Miracoli sulla quale svetta la Torre pendente simbolo della città.
Per l’appuntamento con la guida turistica che mi porterà un po’ in giro spiegandomi i monumenti della piazza, c’è ancora tempo e, vai a capire il perché, mi torna in mente che questo luogo è chiamato comunemente anche Campo dei Miracoli, esattamente come quel terreno nel paese di Acchiappa-citrulli dove Pinocchio andò a piantare gli zecchini d’oro su consiglio del Gatto e della Volpe. Pare che Collodi non c’entri un bel niente con la piazza monumentale che ho di fronte, chiamata “dei Miracoli” per la prima volta da Gabriele D’Annunzio nel suo romanzo “Forse che si, forse che no” uscito nel 1910.
Roberto Scamuzzi è la guida turistica che, puntualissima, arriva all’orario scritto sul voucher della mia prenotazione. Nell’attesa di presentare il mio ultimo libro nel pomeriggio, oggi sono qui come inviato di Italiaconibimbi per testare il pacchetto che offre Musement nel quale è compreso anche l’ingresso alla Torre saltando la fila. Per fare il tutto sono bastati un paio di click e così adesso mi godo la mia visita guidata senza preoccupazioni.
La prima cosa da sapere arrivando qui, mi dice Roberto, è che dal 1987 l’UNESCO ha inserito di prepotenza l’intero complesso nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità… e ti credo!
Da Porta Santa Maria Pisa, su un lato delle mura difensive erette nel 1152 quando Pisa era ancora una grande Repubblica Marinara, osservo la magnificenza dei monumenti qui presenti. Apprendo che una tale concentrazione è dovuta proprio all’opulenza di quegli anni lontani e il miracolo al quale si riferiva D’Annunzio è proprio quello che in questo spazio circoscritto, la Cattedrale, il Battistero, la Torre e il Camposanto Monumentale, rappresentano l’intero ciclo della vita di un buon cristiano. Completano le architetture di questo angolo d’Italia così famoso nel mondo l’ex-Spedale di Santo Spirito, Museo delle sinopie e il Palazzo dell’Opera della Primaziale.
Sapevate che all’interno del Battistero ogni 30 minuti, un ragazzo (o una ragazza) canta per far sentire la eco prodotta dalla cassa di risonanza formata da tre elementi correlati tra di loro: il fonte battesimale, il matroneo e la volta della cupola?
Una cosa fantastica, tanto quanto la sacralità della Cattedrale, il Duomo di Santa Maria Assunta, della quale la famosa Torre è il campanile. È già l’ora di lasciare il mio zaino al guardaroba e di passare il controllo prima di dare l’assalto ai quasi 300 gradini (da valutare anche con i bambini più grandi) che portano in cima alla torre che pende per un errore di costruzione dovuto anche al terreno argilloso sulla quale fu eretta. Mentre salgo stando attento a mettere bene i piedi, trovo la risposta ad una domanda che la mia guida mi aveva rivolto: quanti monumenti presenti nella Piazza dei Miracoli pendono? In realtà, tutte le costruzioni Battistero compreso, sono sghimbesce e non risultano perfettamente in asse col suolo.
Ricordate di dirlo ai vostri bambini quando li porterete a Pisa.
In cima troverete le 7 campane e prima di salire, vi diranno pure che la torre simbolo della città pende ma dal 2001, grazie ad importanti interventi strutturali ha ridotto la sua inclinazione.
Occhio, è vietato suonare le campane. Solerti guardiani vigilano sugli stormi di visitatori.
Mi colpisce la vista d’insieme della piazza dall’alto col Duomo in primo piano. Poi a nord vedo le propaggini delle Alpi Apuane con le cime innevate e a sud il corso dell’Arno sul quale la città sembra come acciambellata. Sono così emozionato che mi sembra di scorgere ad occidente addirittura il Mar Tirreno, distante almeno 15 chilometri. Una volta giunto in cima alla Torre di Pisa, un po’ tutti torniamo bambini e nessuno ha più voglia di tornare giù.
Indice dei contenuti
Come funziona la visita e i prezzi dei biglietti
I prezzi dei monumenti senza guida esclusa la Torre Pendente
In questi monumenti i bambini con meno di 11 anni compiuti entrano gratis ma non nella Torre dove pagano tutti uguale.
I prezzi dei biglietti per la visita alla Torre Pendente
I biglietti salta la fila e le visite guidate
Cosa fare a Pisa con i bambini
Pisa, famosa anche per la sua antica università, ha ancora tanto da offrire ai piccoli turisti curiosi di ogni età.
Per esempio ho scoperto che in città ci sono 9 musei universitari aperti al pubblico. Effettivamente c’è solo l’imbarazzo della scelta: si va dalle Collezioni Egittologiche al Museo degli strumenti di calcolo, dal Museo di Anatomia Patologica al Museo degli strumenti di fisica, dal Museo anatomico veterinario all’Orto e Museo Botanico.
Ho visitato personalmente questo luogo voluto nel 1543 dal naturalista, medico e botanico Luca Ghini perché pare che sia il primo orto botanico universitario del mondo.
Completa l’importante offerta museale pisana il Museo di Storia Naturale che, anch’esso fondato alla fine del XVI secolo, da quasi cinquant’anni ha sede nel vicino comune di Calci, all’interno degli ambienti della Certosa di Pisa ad appena 10 Km dalla città della Torre pendente.
Ma le cose da fare a Pisa con i bambini non finiscono certo qui.
Presso gli ambienti degli antichi Arsenali Medicei, sul Lungarno Ranieri Simonelli, è stato allestito il Museo delle Navi Antiche così come è bello andare a passeggiare al Giardino Scotto, un grazioso giardino cittadino dove i nostri figli potranno scorrazzare.
Se siete curiosi di saperne di più sul museo delle Navi Antiche, potete leggere il nostro racconto dettagliato qui: Museo delle Navi di Pisa.
Insomma, sarebbe un peccato dedicare una mezza giornata appena alla visita di Pisa che tanto ha da offrire alle famiglie in viaggio.
Dove dormire a Pisa con i bambini
Un consiglio prezioso?
Non vi private del piacere di vederla di sera, magari concedendovi una passeggiata romantica a Piazza dei Miracoli di notte, quando anche l’ultimo turista asiatico è ripartito. Sebbene la ricettività di Pisa non sia famosa, io ho soggiornato in un hotel appena fuori Porta Santa Maria Pisa, come dire, all’ombra della Torre.
È l’Hotel Pisa Tower, un ottimo tre stelle dove sono disponibili anche le indispensabili e rare camere quadruple per famiglie!
Bellissima questa visita di Pisa con il sole (ultimamente la vedo sempre con la pioggia, ma sarò forse io a portarla? 🙂 e grazie anche per la citazione, graditissima!
A proposito: avevo il dubbio che fosse Padova l’Hortus universitario più antico del mondo, invece… Pisa batte Padova per due anni (nasce infatti nel 1545)!
Solo fortuna direi, una giornata invernale che sembrava di primavera!