Campo Imperatore è montagna allo stato puro!
L’altopiano più vasto d’Italia, fulcro del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, d’estate si trasforma nella meta privilegiata di gite, trekking e picnic per tutta la famiglia.
Col solo intento di svelarvi tutti i segreti del Piccolo Tibet d’Italia, come lo definiva Folco Maraini, siamo tornati sull’altopiano all’ombra del Gran Sasso in una splendida giornata di inizio agosto.
Per capire che cos’è Campo Imperatore bisogna partire dalla sua dislocazione geografica per poi passare alle sue dimensioni.
Si trova in Abruzzo, quasi in mezzo all’Appennino, esattamente là dove, incastonata nel massiccio omonimo, c’è la sua vetta più alta: il Corno Grande del Gran Sasso d’Italia 2.912 m s.l.m.
L’enorme piramide di calcare, dolomia e marna, ben visibile da ogni altro punto del centro Italia, ha 3 versanti: il pescarese, il teramano e l’aquilano.
Ebbene, l’altopiano di Campo Imperatore è adagiato ai suoi piedi ad un’altitudine variabile tra i 1.500 m. e i 2.200 m. e si estende sull’asse nord-ovest/sud-est per una lunghezza di 18 km ed una larghezza massima di 8 km.
Pensate che ha una superficie di 75 km² cioè quasi come la metà del Lago Trasimeno, oppure se preferite, qualcosa come 9.000 campi da calcio di uno stadio di serie A.
In estate, l’erba ricopre la sterminata prateria di mille sfumature di verde e quindi capirete che il paragone col rettangolo di gioco è forse il più calzante.
Al grande prato in quota che state visualizzando, aggiungete una strada asfaltata e dritta come una spada che lo percorre per tutta la sua lunghezza dalla stazione di testa della Funivia del Gran Sasso a nord-ovest, fino al limitare meridionale di Fonte Vetica.
Tutt’intorno, a far da corona alla prateria, le montagne più belle della cordigliera appenninica che vanno sotto il nome di Monte Camicia, il Monte Scindarella, il Monte Prena e il Monte Infornace, solo per citarne alcune.
L’altopiano d’estate può ricordare anche un’immensa brughiera. Infatti, i prati ai margini della strada si trasformano nella bella stagione in un pascolo, dove non è difficile trovare mandrie di vacche e di cavalli che qui si nutrono liberamente.
Insomma, un quadretto agreste, unico nel panorama italiano, nel quale c’è spazio per tutti.
Campo Imperatore è amatissima dai bikers di ogni sorta, così come dai ciclisti professionisti e da quelli della domenica che, anche quando non arrivano in quota pedalando o con l’auto propria, caricano la bici sulla cabina della funivia ed in pochi minuti coronano il sogno di correre immersi nello scenario che più volte è stato arrivo di tappa del Giro d’Italia.
Anche molti film western italiani sono stati girati qui, c’è anche un cartello che riporta alcune foto di “Continuavano a chiamarlo Trinità” con Bud Spencer e Terence Hill.
Come Arrivare a Campo Imperatore
Il versante aquilano dell’altopiano data la sua lunghezza, è facilmente raggiungibile da vari punti, vediamoli in maniera schematica:
1) La funivia del Gran Sasso la potete prendere a Fonte Cerreto, località che si trova a 2 Km dal casello di Assergi della A 24.
Pochi minuti di teleferica portano sino alla stazione a monte (2.130 m.s.l.m.) nel piazzale del famoso Albergo di Campo Imperatore, momentaneamente chiuso ed in attesa di restauro.
In questo punto sorge l’Ostello Lo Zio e poco lontano l’Osservatorio di Campo Imperatore e l’Orto Botanico.
Da qui parte la passeggiata che va verso il Rifugio Duca degli Abruzzi, raggiungibile solo con una camminata in salita di circa 45 minuti che possono fare anche i bambini più volonterosi. Il sentiero non è esposto come quello di Sella del Monte Aquila, ma ci sono tratti di salita (dislivello 260 metri).
2) Dalla fine della primavera fino all’inizio dell’autunno, si può arrivare fino al Piazzale dell’Albergo di Campo Imperatore, anche in macchina, percorrendo per circa 26 Km una delle strade più belle d’Italia, la S.S. 17 bis, la stessa che poi continua attraversando l’intero altopiano.
3) La via più breve per salire al centro dell’altopiano, in posizione più o meno equidistante tra l’Albergo di Campo Imperatore e la località di Fonte Vetica all’estremità orientale, è invece la strada che, lasciata la S. S. 17 sale a Barisciano e poi arriva a Santo Stefano di Sessanio.
Da qui, la panoramica S. P. 97, che inizia vicino all’Oratorio di San Rocco ai piedi del famoso borgo, sale fino al Rifugio Lago di Racollo a quota 1.600 m.
4) Di grande impatto paesaggistico è anche la strada che superata Santo Stefano di Sessanio, continua a salire fino a Castel del Monte dopo aver fatto tappa al paese di Calascio famoso per la Rocca che si erge poco distante dall’abitato.
Castel del Monte merita una visita per gli antichi fasti legati all’economia pastorale che avevano qui un centro di enorme importanza.
Si continua a salire e superato il valico di Capo di Serre, si arriva agevolmente a Fonte Vetica, sede dei famosi Macelli (Ristoro Giuliani e Ristoro Mucciante).
5) Da Est, quindi dalla costa teramana o da quella pescarese, Campo Imperatore è collegato a Castelli (TE) e a Farindola (PE) trovando nella località Vado di Sole a 1.621 m., il suo punto di arrivo degli itinerari stradali che prendono il via da Roseto degli Abruzzi o addirittura dal casello di Città Sant’Angelo – Pescara Nord dell’autostrada A 14.
Da Vado di Sole la strada prosegue per Fonte Vetica che si raggiunge in pochi minuti di auto.


Punti di ristoro e Rifugi a Campo Imperatore
All’arrivo della Funivia del Gran Sasso, troviamo da qualche tempo un eccellente punto di ristoro/locanda/rifugio: l’Ostello Lo Zio.
Ubicato all’interno degli stabilimenti della vecchia funivia, è un luogo caldo, vivo e vitale dove gustare la cucina del territorio e dove si può anche dormire con pochi soldi.
Camere piccole ma confortevoli, alcune con servizi privati, altre con bagno e docce in comune.
Dal piazzale della funivia prende il via la camminata di 40 minuti che, passando a fianco dell’Orto Botanico e dell’Osservatorio Astronomico, sale fino al Rifugio Duca degli Abruzzi a quota 2.388 m s.l.m.
Di proprietà del C.A.I. di Roma, è aperto tutti i giorni dal 1° giugno al 30 settembre e dà ristoro in alta quota offrendo anche posti letto in camerate spartane come conviene ad un rifugio di montagna.
Dall’Ostello Lo Zio, si devono percorrere all’incirca 14 Km di strada asfaltata per arrivare al Rifugio Lago di Racollo, che anch’esso munito di numerosi posti letto offre panini fatti sul momento e piatti caldi cucinati con prodotti del territorio.
Dal Rifugio Lago di Racollo, la strada prosegue per altri 9 Km fino al famoso Ristoro Mucciante in località Fonte Vetica.
Come detto sopra, col vicino Ristoro Giuliani, rappresentano il paradiso dell’arrosticino.
In pratica gli avventori oltre a salumi e formaggi trovano, anche tanta carne a Km 0 che possono acquistare e grigliare immediatamente su un’infinità di fornacelle (così si chiamano i barbecue in Abruzzo) messe a disposizione ed armate di carbone sul momento da un fuochista che a tutte le ore presta assistenza ai clienti.
Panche e tavoli a volontà completano la dotazione di questi due singolarissimi posti di ristoro in quota.
… provare per credere!
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