Marche

Cosa fare a Macerata con i bambini

Macerata, elegante città dell’entroterra marchigiano, benché non abbia ancora una proposta turistica dedicata ai piccoli viaggiatori, ha tanto da offrire alle famiglie in gita.

Il suo centro storico ampiamente pedonalizzato è collegato alla città fuori le mura da ascensori pubblici, provvidenziali per chi ha bambini in passeggino almeno quanto le curate aree verdi urbane che abbondano in città.

Come arrivare a Macerata

È importante sapere che Macerata dista appena 27 Km dalla costa adriatica. Dal casello autostradale di Civitanova Marche sulla A 14, la comoda strada a scorrimento veloce 77 della Val di Chienti, permette di raggiungerla in pochi minuti.

Inoltre il capoluogo maceratese è ben collegato a Civitanova Marche, Fermo, Recanati, Osimo e Ancona dal servizio di trasporto pubblico locale esercitato dalle aziende locali Trasfer, Contram e Conerobus.

Eccellente anche il servizio ferroviario che la collega al mare: Macerata è la stazione più importante sulla linea secondaria Civitanova Marche – Fabriano, tracciato che spicca per la bellezza dei paesaggi attraversati.

Se arrivate in auto, sappiate che il centro storico e le aree intorno alle mura cittadine abbondano di parcheggi a pagamento a tariffa oraria.

In alternativa gli automobilisti possono contare anche su alcune grandi strutture come il Parcheggio Saba “Giardini Diaz” (Via Antonio Mugnoz), il Parcheggio Sferisterio e il Parcheggio Garibaldi.

 

I giardini e i parchi pubblici di Macerata

Oltre ai centralissimi Giardini Diaz che sono collegati alla parte più alta del centro storico da un ascensore pubblico e sovrastano l’enorme parcheggio sotterraneo omonimo, la città vanta il vasto Parco urbano di Fontescodella (via Antonio Mugnoz 5).

Sorge a pochi passi dalle mura cittadine e, con una superficie di circa 30.000 m², è un vero polmone verde con tanto di Centro di Educazione Ambientale e centinaia di alberi ad alto fusto tra i quali pioppi, aceri, betulle, tigli, carpini, querce e betulle.

A queste due importanti realtà si debbono aggiungere anche il Parco giochi di Collevario (via Giovanni Verga 64), il Parco dei Pini e il Bosco urbano di Villa Lauri (viale dell’Indipendenza 158).

I musei e le altre cose da vedere a Macerata

L’ascensore pubblico dei Giardini Diaz permette di arrivare senza fatica in via Crescimbeni, limitrofa a Piazza Vittorio Veneto che Corso della Repubblica collega a Piazza della Libertà.

Questo è il cuore del centro storico maceratese.

In Piazza della Libertà dove il Palazzo del Governo risalente al XV secolo fronteggia il settecentesco Teatro Lauro Rossi, svetta la Torre Civica di Macerata chiamata anche Torre dei Tempi.

Il meccanismo dell’orologio centrale risale al 1571 e, a meno che non siate accompagnati da bambini molto piccoli, sappiate che la prima cosa da fare è salire i 230 gradini per raggiungere la cima della torre dalla quale si apre una veduta spettacolare sulla città e sul vasto panorama.

Macerata è al centro di un paesaggio collinare formato da un mosaico di terreni sapientemente coltivati che da un lato hanno la scenografica presenza dei Monti Sibillini e dall’altro l’orizzonte blu dell’Adriatico.

I Musei Civici

A pochi passi dalla Torre Civica, troviamo i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi (via Don Minzoni 24).
Certamente risulterà pressoché impossibile condurre i nostri figli a visitare la preziosa collezione d’Arte Antica al piano nobile, così come nella collezione di Arte Moderna e Contemporanea al secondo piano.

Il Museo della Carrozza

I giovani turisti che vi accompagnano saranno invece felici di visitare il curato Museo della Carrozza allestito nel seminterrato del palazzo. Un itinerario molto bel strutturato che grazie ai tantissimi modelli esposti, mette in mostra i mezzi di trasporto dei tempi andati.

Il Museo civico di storia naturale

Un’altra tappa della vostra gita a Macerata può essere programmata al Museo Civico di Storia Naturale (via Santa Maria della Porta 65). L’itinerario di visita si articola in cinque sezioni: paleontologia, mineralogia, vertebrati, malacologia, entomologia.

È importante sapere che l’ingresso è gratuito.

Il Museo della scuola

La città ospita anche il Museo della Scuola Paolo e Ornella Ricca: aperto esclusivamente su prenotazione, si trova in via Carducci 63/a, nei pressi della stazione ferroviaria e con l’ausilio dei molti materiali esposti, racconta la storia della scuola italiana tra Ottocento e Novecento.

Tra una visita e l’altra ci vorrebbe in gustoso diversivo. Torna utile sapere che in Corso Cavour 159 c’è il laboratorio di un famoso cioccolatiere: stiamo parlando della Marangoni Cioccolato che da almeno trent’anni crea gustosi cioccolatini e tanto altro.

Lo Sferisterio

Curiosa la storia di quello che a tutti gli effetti è diventato un simbolo cittadino: lo Sferisterio di Macerata.

Fu edificato nel 1819 per praticare un gioco molto in voga all’epoca: il gioco del pallone con bracciale, una sottospecie della pelota basca.

La struttura è addossata alle mura cittadine e, quando la pratica sportiva col tempo venne meno, grazie alla sua acustica eccezionale, nacque a nuova vita come apprezzato tempio della lirica teatro del Macerata Opera Festival, giunto quest’anno a celebrare il centenario della prima edizione.

Ebbene, lo Sferisterio è un monumento visitabile e di solito attrae i bambini perché da fuori non immaginano che sia così grande al suo interno.

Il Museo La Tela

Nei pressi di questo tempio della lirica c’è un museo dedicato alla tessitura tradizionale con telai antichi. Parliamo del Museo La Tela (vicolo Vecchio 6), attivo da oltre vent’anni grazie alla grande passione di Maria Giovanna Varagona e Patrizia Ginesi.

L’interessante percorso espositivo si articola in tre parti: il corridoio degli strumenti, l’angolo della tessitura a liccetti e il giardino delle piante tintorie. Dotato di aule didattiche e laboratori, accoglie ogni anno tanti visitatori attratti da quest’arte antica.

Ecomuseo Villa Ficana

Vale la pena di fare un salto anche all’Ecomuseo Villa Ficana che sorge poco fuori dal centro storico, nella prima periferia.

Da alcuni anni fa parte della rete di Macerata Musei ed è un antico borgo, un insediamento rurale risalente ai primi anni dopo l’Unità d’Italia che, sapientemente restaurato, conserva la memoria della comunità contadina che qui abitò.

Dove mangiare a Macerata

Non si può lasciare la città senza aver assaggiato le due specialità culinarie: i vincisgrassi e il coniglio in porchetta.

Alcuni indirizzi sicuri che portano avanti le antiche tradizioni della cucina territoriale sono:

  • L’Osteria dei Fiori in via Lauro Rossi 61
  • il Ristorante La Volpe e l’Uva in via Vincenzo Berardi 39.

Macerata è anche una vivace città universitaria nella quale abbondano i localini dove passare tempo con gli amici e così non possiamo fare a meno di segnalare:

  • Koinè Vineria, enoteca con mescita ricca di vini naturali e cibi genuini nel centralissimo corso Giacomo Matteotti 6,
  • mentre in via Fratelli Ciccarelli 10 c’è Emiliando, che propone “pasta fresca da passeggio” con la formula take away.

 

Cosa vedere nei dintorni di Macerata

A meno di 5 Km dal centro città, sorge l’Abbadia di Fiastra, una delle destinazioni marchigiane più amate dalle famiglie con bambini, mentre a pochi chilometri dall’Abbadia troviamo il paese di Sarnano noto anche per i trekking all’esplorazione delle Cascatelle.

A Cessapalombo, lungo la Valle del Fiastrone, sorge il Giardino delle Farfalle superato il quale si arriva già in vista del Lago di Fiastra base perfetta per un’escursione sul sentiero per le Lame Rosse ma anche sul sentiero per la Fonte dell’Aquila che parte dal paese di Bolognola.

Non dimentichiamo poi che la Riserva del Monte San Vicino e Monte Canfaito ricade completamente nella provincia di Macerata e così vi segnaliamo, tra le altre mete da abbinare alla visita della città anche quelle di Elcito, della Faggeta di Canfaito e di Pian dell’Elmo. Concludiamo questa nostra rapida carrellata col Lago di Cingoli che dista da Macerata meno di 40 Km.

 

Luisa Roncarolo

E’ più facile dire quello che non sono, piuttosto che quello che sono diventata. Non sono single, non sono trendy e non sarò mai una fashion blogger. Non fotografo tutto quello che mangio e non ho il fisico per i viaggi estremi. Non amo le automobili, preferisco i treni e quando posso vado in bicicletta. La mia famiglia viaggia sempre con me e questo voglio raccontare.

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