Friuli Venezia Giulia

Friuli Venezia Giulia con bambini: Grado, Aquileia, Udine e Cividale

C’avete mai pensato? Trieste oltre ad essere un punto di arrivo, è anche un buon punto di partenza per andare un po’ a spasso per il Friuli Venezia Giulia con bambini al seguito. Se avete seguito il nostro consiglio di lasciare l’auto a casa viaggiando lentamente con i mezzi pubblici, avete veramente tante possibilità.

Itinerario 1: Trieste – Grado – Aquileia – Udine – Cividale

Per uscire da Trieste la via è obbligata: col treno che risale il ciglione carsico, o con gli autobus che percorrono la strada panoramica, si raggiunge la vicina Monfalcone.

Da lì suggeriamo di andare verso la laguna di Grado e di Marano, proseguendo eventualmente fino a Lignano Sabbiadoro e alla foce del Tagliamento dove iniziano le spiagge del Veneto orientale.

In alternativa, si può lasciare Monfalcone andando alla ricerca delle meraviglie dell’entroterra friulano.

Grado

Arrivandoci oggi, suona strano pensare che Grado, fino allo scoppio della prima guerra mondiale, faceva parte dell’Impero Austroungarico. Dobbiamo infatti ai lungimiranti austriaci l’invenzione di Grado l’isola del sole e il conseguente avvio del turismo balneare in quello che all’epoca era un remoto villaggio di pescatori.

Come arrivare a Grado

Vicinissima ad Aquileia, Grado non è servita da alcuna linea ferroviaria ma è ottimamente collegata a Monfalcone e quindi anche a Trieste e ad ogni altra città della regione, dai bus della TPL FVG.

È interessante sapere che, nella bella stagione, la stessa azienda di trasporto pubblico locale, gestisce la linea marittima Trieste-Grado: dal martedì alla domenica una motonave attrezzata al trasporto delle biciclette garantisce due collegamenti giornalieri A/R, cioè in pratica una minicrociera molto economica nel Golfo di Trieste della durata di 75 minuti.

Il parco acquatico e le terme

Tra le caratteristiche che fanno di Grado una rinomata località family friendly troviamo oltre alle lunghe spiagge di sabbia fine che degradano molto lentamente in mare anche un parco acquatico e delle bellissime terme marine nelle quali ci si può rilassare in ogni stagione dell’anno.

Nello specchio di acque basse tra la foce dell’Isonzo e quella del Tagliamento il tempo è scandito dalla marea che sei ore cala e sei ore cresce.

In balia delle correnti, il paesaggio si compone di un centinaio di isole, isolotti e barene, zolle di terra anticamente abitate solo dai pescatori che qui costruivano i Casoni: le abitazioni tipiche della laguna dal caratteristico tetto di paglia che ancora oggi punteggiano l’orizzonte.

Le gite in barca

Nella laguna d’estate si possono fare tutta una serie di gite in barca. Tra i tanti tour organizzati da operatori locali segnaliamo:

  • i Motoscafisti Gradesi che tra l’altro curano i collegamenti giornalieri con il Santuario mariano di Barbana
  • il Battello Santa Maria che propone anche un moderno servizio di boat&bike, utilissimo per esplorare le isole della laguna in bicicletta e poi tornare in città su un motoscafo attrezzato.

Le aree protette

Gli amanti della natura e del birdwatching hanno a disposizione nelle vicinanze della cittadina due incantevoli aree protette:

  • Riserva naturale della Foce dell’Isonzo
  • Riserva Naturale Valle Cavanata.

Annoverate entrambe tra i maggiori centri di biodiversità d’Europa, sono facilmente raggiungibili in bicicletta grazie ad una panoramica pista ciclabile, perché, non dimentichiamolo, a Grado, capolinea della Ciclovia Alpe Adria, è uno spasso andare in bicicletta.

Il centro storico

Indispensabile durante il vostro soggiorno graisano, una passeggiata nell’antico centro storico, zona ampiamente pedonalizzata ai margini del porto dall’inconfondibile forma ad Y.

La Basilica di Sant’Eufemia, risalente al VI secolo è un ottimo punto di partenza per la lenta esplorazione del borgo e dei dintorni collegati da una buona rete di piste ciclabili.

Bikesharing e noleggio bici

In città, oltre ad un servizio di bikesharing (si chiama Ride Me), non mancano gli esercizi dove noleggiare le biciclette per tutta la famiglia:

  • Speedy-Bike di Gabrio Berto, Viale Argine dei Moreri 40
  • Mauro Bike, Riva Sebastiano Scaramuzza 8

Se poi pedalando vi verrà fame, potete assaggiare il piatto tipico gradese Boreto alla Graisana: fatto con qualsiasi pesce, farina, aceto e un po’ di pepe, è un antichissimo piatto identitario di tutta la laguna.

Infine, se la prima domenica di luglio vi trovate in laguna, sappiate che vale la pena di prendere parte alla festa più importante di Grado, il Perdon de Barbana.

Aquileia

Aquileia, uno dei più importanti siti archeologici dell’Italia settentrionale si raggiunge comodamente in autobus da Grado dalla quale dista pochi chilometri.

Colonia romana fondata nel 181 a.C. a difesa dei confini settentrionali diventò presto un importante centro commerciale dove arrivavano le merci dai porti del vicino Oriente. Crebbe velocemente e si sviluppo grazie ai suoi traffici fino a diventare la nona città più grande dell’Impero, poi nel 452 fu distrutta da Attila capo degli Unni, allorquando il Vescovo Paolino si rifugiò a Grado che a quel tempo era un avamposto di pescatori facilmente difendibile dove riorganizzare i superstiti.

Il resto della storia potrete ascoltarlo dalle guide che vi accompagneranno nella visita all’Area archeologica tra le vestigia dell’antica città romana cresciuta a dismisura ai bordi della Via Iulia Augusta, antica consolare che congiungeva il nord dell’Adriatico con le odierne Austria e Baviera.

Anche i vostri figli saranno affascianti durante la visita alla Basilica Patriarcale di Aquileia e se rimane tempo lo si può dedicare al Museo archeologico nazionale.

Se invece i bambini hanno voglia di correre e sfogarsi vi segnaliamo la presenza della bella Pineta di San Marco situata sulla costa che si affacciata sulla laguna di Grado.

Basilica, Foro Romano, Porto fluviale, Museo Archeologico, Museo Paleocristiano e quant’altro sono gestiti egregiamente dalla Fondazione Aquileia e in vista di una visita è bene fare un giro sul sito dell’organizzazione: Fondazioneaquileia.it 

Come a Trieste, avrete l’ausilio delle audioguide o delle visite guidate organizzate dall’ente per il turismo comprese nella FVG card.

Da qui vi consiglio poi di procedere fino a Udine.

Udine

Se non ci siete mai stati vale davvero la pena andare, già solo per l’atmosfera che si respira passeggiando per le stradine e le piazze circondate da palazzi antichi e colorati, come la caratteristica Piazza delle Erbe: un salotto a cielo aperto.

Ma ancor di più per assaggiare il prosciutto San Daniele e gli altri salumi e formaggi tipici, o ancora, per fare il giro dei locali alla ricerca dello spritz perfetto e vivere il rito conviviale del tajut. 

Per chi non lo sapesse si tratta di un bicchiere con un dl di vino con una fetta di San Daniele o una scheggia di formaggio Montasio.

Salite al Castello per la magnifica vista sulla città, i bambini visiteranno volentieri il museo del Risorgimento quando gli direte che ci sono una vera prigione e le armi con le giubbe rosse dei garibaldini.

I musei all’interno del Castello sono diversi e non tutti interessanti per i più piccoli, ma sta voi scegliere dove soffermarvi e dove oltrepassare velocemente.
Procedere velocemente nelle parti meno coinvolgenti per loro è da tenere sempre presente quando si visitano i musei con i bambini, vi assicuro che evirerete capricci e crisi isteriche a metà percorso.

Ma per fortuna la maggior parte dei musei si sta attrezzando per venire incontro alle famiglie e stanno nascendo sempre più risorse e attività per coinvolgere ed interessare i bimbi.

Ad Udine hanno realizzato una vera e propria Playroom che si trova nel Museo Archeologico all’interno del Castello di Udine.

Aperta tutte le domeniche dalle 15 alle 17, ospita laboratori e momenti di gioco dedicati agli aspiranti archeologi che possono divertirsi a realizzare puzzle, leggere storie di miti, colorare e ritagliare reperti.

Tutte le info le trovate sul sito dei Musei Civici di Udine.

Cividale del Friuli

Un gioiellino del nostro bel paese, assolutamente da non perdere, è Cividale del Friuli.

Noi l’abbiamo raggiunta con il treno delle Ferrovie Udine-Cividale e vi meraviglierà sapere che il biglietto è gratuito con la FVG card. Insomma questa card è davvero conveniente perché dà diritto a tante gratuità.

Il giro che ci hanno consigliato, e che abbiamo fatto noi con i bambini, parte dalla piazza dove si trova l’ufficio turistico.

La casa medievale, il tempietto longobardo e l’Ipogeo

Attraverso un vicolo stretto si raggiunge la casa medievale del trecento, poi il tempietto longobardo e con una passeggiata panoramica sopra al fiume Natisone si arriva all’Ipogeo.

Si tratta di una grotta sotterranea che si può visitare chiedendo la chiave al bar all’angolo.
Esplorazione consigliata per aggiungere un tocco di avventura alla vostra giornata a Cividale, è piccola, ma ha incuriosito molto i nostri bambini.

Frico, pitine, Gubana

Appena usciti dalla grotta, sulla via parallela, abbiamo scovato un localino niente male con alti sgabelli all’esterno per gustare i piatti tipici: il frico (un tortino di formaggi) e le pitine (polpettine).

Poi se lo stomaco lo regge fate un salto al forno di fronte per provare la Gubana il dolce friulano a forma di chiocciola con ricco ripieno di frutta secca.
Ottimo anche come souvenir per portare a casa i sapori del vostro viaggio in Friuli Venezia Giulia.

Il Ponte del Diavolo e la leggenda

Pochi metri più in là, subito dopo il forno, c’è il Ponte del Diavolo che offre un panoramico scorcio sul Natisone.
La leggenda narra che gli abitanti di Cividale non riuscissero a costruire il ponte, così chiesero aiuto al diavolo e quello in cambio gli chiese l’anima del primo che fosse passato sul ponte. I furbacchioni acconsentirono ma per primo fecero passare un cane, così non cedettero l’anima di nessun concittadino.

 

Itinerario 2: Trieste – Udine – Cividale – Palmanova – Aquileia – Grado

L’alternativa al giro che abbiamo fatto noi, è quella di visitare il Friuli Venezia Giulia con bambini facendo l’itinerario al contrario, andando cioè da Trieste a Udine con il treno visto che si tratta di poco più di 1 ora di viaggio con le ferrovie di Trenitalia.

Poi da lì potete spostarvi a Cividale, Palmanova, Aquileia, Grado in autobus o in auto.

Una gita possibile, ahimè solo per chi ha l’auto al seguito, è quella all’oasi delle cicogne di Fagagna nelle vicinanze di Udine. A noi è stata preclusa visto che eravamo in treno.

Scriveteci se ci siete stati o se avete altri suggerimenti da dare a chi decida di trascorrere un weekend in Friuli Venezia Giulia.
Scambiarsi esperienze resta sempre l’idea di base di questo blog!

Paolo Merlini

Merlini è uno che entra nelle autostazioni come un pellegrino nella cattedrale di Compostela attendendo la benedizione. Come e meglio di Benigni, potrebbe mandare a memoria tutte le sigle delle aziende di trasporto pubblico, dall’Autostradale alla Zani Viaggi, con gli occhi chiusi e con le mani legate, compresi i relativi indirizzi web

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