La prima cosa che colpisce arrivando ad Arezzo, importante capoluogo della Toscana sud-orientale, è la sua posizione privilegiata.
Non bisogna certo essere degli emuli di Alberto Angela per subire, già ad una prima visita, il fascino di questa città dalla storia millenaria, posta su una collina dalla quale domina le quattro valli circostanti: Valdarno, Val di Chiana, Casentino e poi, più distante, la Val Tiberina.
Certo che gli etruschi, ai quali si deve la sua fondazione, sapevano scegliere bene dove erigere i loro nuclei abitativi. La città fu poi romana e quindi longobarda, ma un’altra cosa che innamora al primo sguardo è l’atmosfera medievale del suo centro storico racchiuso da una possente cinta muraria ancora ben conservata.
All’interno di questa, in ogni stagione, assistiamo al viavai ordinato di un costante flusso turistico attratto dalle tante bellezze cittadine.
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Itinerario per visitare Arezzo a piedi
La nostra visita, prende le mosse da Piazza della Repubblica che si apre di fronte alla Stazione Ferroviaria tra viale Piero della Francesca e viale Michelangelo.
Siamo alla base del colle e inevitabilmente il nostro itinerario ci porterà, salendo, a visitare la Cattedrale dei Santi Pietro e Donato, il Palazzo Comunale e la Fortezza Medicea, edifici ricchi di fascino che sorgono nella parte più alta dell’abitato dal quale si gode, cosa non da poco, un panorama maestoso.
Ebbene, lasciata alle spalle Piazza della Repubblica e imboccata via Guido Monaco, troviamo la piazza omonima con aiuole sempre ben curate ai piedi della statua del frate benedettino conosciuto come l’inventore delle note musicali, o per dirlo con una formula migliore, ideatore della notazione musicale che ancora è alla base dei nostri spartiti.
Più avanti troviamo sulla sinistra il Teatro Petrarca e, giunti in piazza San Francesco, ecco l’omonima basilica romanica del XIV secolo, famosa perché custodisce al suo interno il ciclo di affreschi di Piero della Francesca conosciuti come le Storie della Vera Croce.
Avrete capito che la cima del colle con la Fortezza medicea e il suo belvedere te lo devi un po’ guadagnare e così un buon suggerimento è quello di imboccare la breve via Andrea Cesalpino che conduce direttamente al Palazzo comunale, sede dell’Ufficio Informazioni, e all’attigua Cattedrale dei Santi Pietro e Donato che, arrivando stupisce per l’imponenza del suo stile neogotico.
Ecco, siamo arrivati in cima.
Più avanti, alle spalle del campanile della cattedrale si apre un’ampia zona verde, un curato parco comunale conosciuto come Passeggio al Prato che si estende fino alla Fortezza Medicea (visitabile dal martedì alla domenica con orario continuato dalle 10 alle 18). Il parco del Prato ospita anche un bel parco giochi, perfetto per far sfogare un po’ i bambini dopo la visita al Duomo.
Dice: – e se io ho i bambini piccoli e non ho voglia di spingere il passeggino fino in cima? –
È bene sapere che a Piazza Guido Monaco si può prendere un comodo autobus urbano, il CS2 (linea Centro Storico – Feriale Lun-Sab), il quale con un itinerario circolare ed una frequenza di 3 corse all’ora, porta fino al Passeggio al Prato, che poi sarebbe la fermata “V.le Buozzi-Prato”.
Avrete capito che da qui è tutta discesa e il nostro itinerario prosegue con la vicinissima casa di Petrarca, e poi scende per Corso Italia trovando subito sulla sinistra le Logge del Vasari che annunciano Piazza Grande, una delle più belle piazze dell’intera regione.
Questa è la vera agorà della città, in epoca medievale sede del mercato e poi nel Rinascimento cuore pulsante della vita cittadina.
Il Palazzo delle Logge, opera di Giorgio Vasari, risale al 1595 e con la sua architettura lineare dona alla piazza un’eleganza tutta propria insieme agli altri edifici antichi tra i quali la duecentesca Torre Faggiolana, il Palazzo Cofani-Brizzolari e il Palazzo Lappoli.
Contribuisce all’incanto di Piazza Grande anche il palazzo della Confraternita dei laici, che ha il piano inferiore in stile gotico e quello superiore in stile rinascimentale.
La Giostra del Saracino
Piazza Grande, due volte all’anno, a fine giugno e ad inizio settembre, diventa lo scenario della Giostra del Saracino, una suntuosa rievocazione in maschera dei tornei cavallereschi medievali.
Immaginate i cortei storici composti da centinaia di comparse abbigliate con ricchi costumi risalire le vie cittadine e poi cavalli, dame, cavalieri, trombe, tamburi, gonfaloni e bandiere, tutto ciò permette al turista la full immersion in un’atmosfera storica ma allo stesso tempo festosa e coinvolgente.
Insomma, Piazza Grande, lo avrete capito, è un po’ il cuore di Arezzo e a testimonianza di ciò, è proprio qui che da cinquant’anni, ogni 1° weekend del mese, si svolge quella che ormai è diventata un’istituzione cittadina.
La fiera Antiquaria di Arezzo è un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati ma anche per chi semplicemente ama curiosare tra antichità e cianfrusaglie.
La Fiera Antiquaria di Arezzo
Tutto questo ambaradan lo si deve all’idea, all’epoca forse un po’ visionaria, di un uomo molto colto ed intraprendente Ivan Bruschi ricordato appunto come l’ideatore della Fiera Antiquaria.
Una fondazione che porta il suo nome ha fatto di Palazzo del Capitano del Popolo (uno degli edifici civili del primo Trecento più eleganti di Arezzo) la sua sede e la Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi è visitabile con tutte le opere d’arte appartenute al grande storico dell’arte.
Aperta dal martedì alla domenica con orario 10 – 13 e 14 – 18, vi si accede con un biglietto unico Casa Museo + Galleria a 5 euro, gratuito per i bambini fino a 6 anni, ridotto a 3 euro per i minori di 18 anni.
Laboratori per bambini al Museo Ivan Bruschi
Ma perché vi parliamo della Fondazione Ivan Bruschi?
Lo facciamo perché questa benemerita istituzione cittadina propone un interessante calendario di attività didattiche dedicate ai bambini e ai ragazzi dai 4 ai 18 anni.
“L’idea nasce per fare in modo che i visitatori utilizzino il museo come un ambiente di supporto per la loro crescita umana nella conoscenza della scienza, della letteratura, della storia, dell’arte e dell’antiquariato”.
Parliamo di percorsi guidati e di laboratori di vario genere che di certo appassioneranno i vostri figli; ce n’è per tutti i gusti, provare per credere.
Sparsi per la città troverete molti negozi che vendono oggetti di antiquariato, ma uno in particolare potrà incuriosirvi più di altri ed è quello che espone una sedia vuota all’ingresso. Si tratta della sedia dove era solito sedere l’antiquario proprietario del negozio, da tempo scomparso. Gli amici mantengono vivo il suo ricordo con questa sedia vuota.
Mumec Museo dei mezzi di comunicazione
Durante il suo soggiorno ad Arezzo per frequentare la Scuola del Viaggio, Luisa era a spasso per la città per una un’esercitazione di scrittura e ha scoperto una vera chicca che probabilmente pochi conoscono.
Un museo ricchissimo e originale, frutto della collezione privata del Prof. Fausto Casi che in più di 40 anni ha raccolto radio d’epoca, oggetti della storia del cinema e del precinema, macchine musicali meccaniche, giochi ottici, televisioni, computer e cellulari.
Con soli 3 euro di biglietto potrete rivivere la magia del cinema e scoprire insieme ai vostri ragazzi come si è evoluta la comunicazione in Italia, sotto la guida della figlia del professore, la gentilissima Valentina.
Il Mumec è aperto martedì, giovedì e sabato dalle 10 alle 17 e si trova in Via Ricasoli 22 a 50 metri dalla Piazza del Duomo.
Bene, questo nostro itinerario minimo aretino volge al termine non prima di invitarvi a visitare, sulla strada del ritorno al nostro punto di partenza, l’Anfiteatro Romano e l’adiacente Museo archeologico statale Gaio Cilnio Mecenate.
Il Museo Archeologico di Arezzo
Dall’esterno il museo, che ha sede nell’ex Convento di San Bernardo, non sembra molto grande, invece si sviluppa in lunghezza per ben 26 sale distribuite su due piani e Luisa, che lo ha visitato durante il blog tour Arcobaleno d’estate, ne è rimasta affascinata.
Impensabile visitarlo tutto con i bambini, ma è possibile soffermarsi sugli oggetti più interessanti per loro che si trovano al piano superiore, come gli oggetti di uso quotidiano, anfore e gioielli che colpiscono sempre la fantasia dei più piccini.
Al piano superiore ci sono anche reperti dell’epoca preistorica (paleolitico ed età del ferro) e di paleontologia. Al piano terra si può esplorare l’arte etrusca e romana con reperti della zona di Arezzo, della Val di Chiana e del Casentino.
Per i bimbi potete scaricare il pdf del percorso dedicato ai bambini insieme a Gaio dalla pagina del polo museale Toscana. Sono previsti anche laboratori con la sezione didattica della Fraternita dei Laici.
Il museo archeologico è aperto dal lunedì a sabato 8.30-19.30.
Il biglietto costa 6 euro, 3 euro il ridotto per i ragazzi dai 18 ai 25 anni, mentre per tutti i minori di 18 anni è gratuito.
C’è poi la possibilità di fare un biglietto cumulativo valido per la Basilica di San Francesco e gli affreschi di Piero della Francesca + Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate e Anfiteatro Romano + Museo di Casa Vasari
al costo di 12,00 euro Intero, 7 euro il ridotto.
Il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna è gratuito.
La visita all’anfiteatro romano è possibile negli stessi orari di apertura del museo ed è gratuita ma bisogna essere accompagnati dal personale del museo.
Solo dopo questa full immersion nella storia sarete pronti per mettere le gambe sotto un tavolo ed assaporare una delle tante specialità come l’acquacotta, denso brodo vegetale arricchito da un soffritto di cipolle, pomodoro, uova, a volte funghi porcini, in base alla tradizione servita con fette di pane toscano bruscato.
E che dire del prosciutto del Casentino o della bistecca di Chianina ma anche della porchetta di Monte San Savino? Vi assicuro, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Dove dormire ad Arezzo
Tanti sono i B&B e gli appartamenti nel centro storico che potete trovare a prezzi economici, mentre gli hotel sono per la maggior parte un po’ fuori, nella zona diciamo moderna che si sviluppa intorno alla stazione ferroviaria.
Se volete dormire in centro, vi posso consigliare il B&B Cento Passi dal Duomo. Molto carino sia nelle camere a tema che nella sala comune della colazione con un piccolo terrazzino.
Arezzo Città del Natale
Ormai da qualche anno nel periodo dell’avvento Arezzo diventa ancora più bella, dovete sapere che dalla metà di novembre fino a gennaio si trasforma nella Città del Natale.
Tante sono le attrazioni per i bimbi: la ruota panoramica, il mercato tirolese, il villaggio Lego, la Casa di Babbo Natale.
In Piazza Grande potrete ammirare il Big Light Show, uno scenografico spettacolo di luci che si ripete dal giovedì alla domenica dalle 17 alle 23 ad ingresso libero.
Ma quello che piacerà di più ai vostri bambini è il Christmas Brick Art ovvero il villaggio Lego di Natale con 400 mq. di esposizioni oltre a tanti laboratori per dare libero sfogo alla creatività con i coloratissimi mattoncini.
Trovate tutte le info sul sito ufficiale dell’evento: Arezzo Città del Natale.