Tantissime e tutte buone le ragioni per visitare Ravenna con i bambini.
Anche una gita di un giorno potrebbe bastare, ma un week end permette di gustare appieno arte, cultura e life style di questa piccola città dalla lunga storia.
Comincerò col dire che è la città più grande e più importante della Romagna, un centro industriale di rilievo nazionale dove però si vive bene. Il suo territorio è grande, non lo avrei mai immaginato, come mezza Roma.
Però il curato centro storico, largamente pedonalizzato e raggiungibile anche in auto, è raccolto dentro una cinta muraria ben conservata pertanto lo giri a piedi che è un piacere. Particolare non trascurabile per chi viaggia con la famiglia.
Anche per motivi storici è scontato paragonare con Roma. Chi non ricorda che Ravenna nel 402 d. C. e fino al 476 d. C. fu la Capitale dell’Impero Romano d’Occidente? Pensate che questa città fu capitale di un regno per altre due volte: del Regno degli Ostrogoti dal 493 al 553 e dell’Esarcato bizantino dal 568 al 751.
Dove parcheggiare a Ravenna
Insomma, la stazione ferroviaria è in centro, ma se raggiungete la città con l’auto potete contare su tanti parcheggi e/o economici garage per la sosta.
Io per esempio, dopo aver scaricato i miei a Mirabilandia(distante appena 17 Km), ho impostato sul navigatore Basilica di San Vitale, il primo dei 5 monumenti gestiti dall’Opera di Religione della Diocesi di Ravenna.
In quattro e quattr’otto, sono arrivato in centro città e, tenendomi costantemente ai margini della ZTL, mi sono ritrovato al Garage Navoni 1919, appena 200 metri dalla Basilica con Mausoleo di Galla Placidia annesso.
Dove acquistare i biglietti per i mosaici
Prima di continuare con la cronaca, preferisco fornirvi alcune informazioni utili per pianificare la vostra visita alla scoperta dell’immenso patrimonio monumentale di Ravenna che, con 8 antichi edifici storici compresi nella lista Unesco come “Patrimonio dell’Umanità”, è per tutti la capitale del mosaico.
Ebbene, la Basilica di San Vitale e il Mausoleo di Galla Placidia, aprono la lista Unesco e si trovano nella parte ovest del centro storico, vicino a Porta Adriana.
Qui, in via Argentario 22, c’è la biglietteria, uno dei punti dove acquistare un biglietto unico per visitare, oltre ai due monumenti appena citati, anche la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo e il Battistero Neoniano unitamente al vicino Museo Arcivescovile che comprende al suo interno la Cappella di Sant’Andrea e la Cattedra d’avorio.
Il vostro itinerario alla scoperta dei mosaici di Ravenna può iniziare anche dalla Basilica di Sant’Apollinare Nuovo e/o dal Battistero Neoniano, perché anche in questi siti è possibile acquistare, presso le altre biglietterie-bookshop il biglietto cumulativo descritto sopra.
Il costo di questo biglietto cumulativo è di 9,50 euro per gli adulti mentre i bambini di età inferiore ai 10 anni entrano gratis.
Non è previsto l’acquisto del biglietto d’ingresso per un singolo monumento. Orari di apertura e prezzi li trovate sul sito ufficiale Ravennamosaici.it.
Cosa vedere a Ravenna con bambini
Il Mausoleo di Galla Placidia
In genere l’itinerario prende le mosse dal mausoleo di Galla Placidia.
Senza tediarvi con i particolari dell’architettura esterna o interna del piccolo edificio oppure raccontandovi che la donna qui sepolta, figlia dell’imperatore Teodosio I, resse l’Impero romano d’Occidente in nome del figlio Valentiniano III, accennerò alla decorazione della volta con fiori stilizzati, alla lunetta del “buon Pastore” o della lunetta di San Lorenzo.
Solo poche parole perché non sono in grado di descrivervi lo splendore dei mosaici, e il conseguente stupore che assale il visitatore… spero che le foto possano parlare al mio posto.
La Basilica di San Vitale
Appena fuori vi aspetta la Basilica di San Vitale, capolavoro dell’arte tardo-romana, luogo della fede dove i mosaici parlano da soli. Le guide ci dicono che “nel catino absidale si dispiega una teofania, un’apparizione del Divino”, voi alzate gli occhi sopra l’altare e vedete il Cristo con gli Arcangeli Michele e Gabriele, nell’atto di porgere la corona di gloria a San Vitale. Ai lati dell’abside immergetevi con lentezza nello splendore dei celebri mosaici collocati nei pannelli sotto le lunette: Giustiniano I e il suo seguito da un lato e Teodora e la sua corte dall’altro.
Un piccolo consiglio prezioso: mettete a monte più tempo del dovuto per la vostra visita perché una volta entrati verrete rapiti da tanta bellezza e stenterete a trovare la via d’uscita.
Il Battistero Neoniano
Pochi minuti a piedi separano la basilica dal Battistero Neoniano, conosciuto anche come Battistero degli Ortodossi e anch’esso tutelato dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità.
Non abbiate paura di perdervi perché, con l’acquisto del biglietto, viene consegnata anche una chiarissima piantina del centro città con l’itinerario evidenziato.
Il Battistero Neoniano, struttura a pianta ottagonale, oggi è interrato per almeno 2 metri. Una volta all’interno vi troverete in un luogo che già di per sé invita al raccoglimento.
Sullo sfondo dorato al centro della cupola, un mosaico perfettamente conservato mostra la scena del Battesimo di Gesù nel Giordano.
Il Museo Arcivescovile e la Cappella di S. Andrea
Non lascereste mai il battistero anche se sapete che lì fuori c’è il Museo Arcivescovile con la famosa Cappella di S. Andrea. Questo è l’unico monumento dove sono vietate le fotografie.
Dalla Piazza dell’Arcivescovado, quattro passi verso piazza dei Caduti e il vicino ufficio della I.A.T. che è in piazza S. Francesco che mi riservo di raccontarvi in calce.
La Basilica di Sant’Apollinare Nuovo
Ecco, raggiunta via Roma troviamo la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, luogo di culto risalente al VI secolo dove nel IX secolo vennero traslate le reliquie del vescovo Apollinare precedentemente conservate nella basilica di Classe, la celeberrima Sant’Apollinare in Classe, più vicina alla costa ravennate e spesso minacciata della incursioni di pirati e saraceni.
Per quanti volessero approfondire la conoscenza del patrimonio artistico di questa città unica, è importante sapere che il Palazzo di Teodorico, il Battistero degli Ariani, il Museo Nazionale di Ravenna, il Mausoleo di Teodorico e la Basilica di Sant’Apollinare in Classe, sono tutti siti monumentali gestiti dal Polo Museale Emilia-Romagna sede di Ravenna.
I biglietti di questi monumenti non sono compresi nel biglietto unico, ma si possono acquistare singolarmente alle varie biglietterie.
Prima di organizzare la vostra visita a Ravenna sappiate che nei giorni festivi i siti dei mosaici sono molto visitati e bisogna mettere in conto un po’ di tempo perso a fare le file sia per accedervi che per acquistare i biglietti.
La Chiesa con i pesci rossi di Ravenna
Mosaici a parte, una delle attrazioni più coinvolgenti per i bambini è senza dubbio la “chiesa con i pesci rossi”.
Sapevate che a Ravenna la cripta della Chiesa di San Francesco è sotto il livello del mare e per questo inondata dalle acque?
Ma procediamo per gradi, la bella chiesa costruita tra il IX e il X secolo, sorge sull’omonima piazza, al centro della città dove si trovano sia l’ufficio IAT che la Tomba di Dante.
Sì, ma come faccio per far vedere i pesci ai miei bambini?
Semplice, la chiesa è aperta negli stessi orari di tutti i luoghi di culto e l’ingresso è gratuito.
Alla cripta si accede avvicinandosi all’altare e scendendo pochi gradini che portano su una loggetta. Inserita la moneta da 1 euro si accendono le luci dentro alla cripta e il visitatore potrà godere per vari minuti della suggestione di questo luogo di fede abitato dai pesci rossi.
La Tomba di Dante
Limitrofa a Piazza San Francesco si trova la tomba in stile neoclassico del poeta Dante Alighieri, tappa obbligata per chi visita Ravenna, anche se probabilmente non è particolarmente interessante per i bambini.
Ma visto che si trova a pochi metri dalla Chiesa con i pesci, una foto è d’obbligo insieme al racconto del sofferto amore per Beatrice.
Da sapere che: la Tomba di Dante, il giardino con il Quadrarco e i chiostri francescani che ospitano il Museo Dantesco costituiscono la cosiddetta Zona del Silenzio.
Dove dormire e dove mangiare a Ravenna
Ed ora qualche info di contorno.
Abbiamo scovato in città un hotel con camere quadruple e perfino quintuple, si tratta del Palazzo Galletti Abbiosi situato in Via Roma a due passi dalla Basilica di Sant’Apollinare Nuovo.
Per mangiare il centro storico è pieno zeppo di locali, piadinerie autentiche romagnole, di pizzerie, bar e quant’altro.
Se poi volete calarvi negli itinerari del gusto che questa città può proporvi, un indirizzo sicuro è il Ristorante Ca’ de Vèn, in Via Corrado Ricci, 24.
Un locale storico ricavato al piano terra di in un palazzo quattrocentesco, il Palazzo Rasponi. Menù bambino con primo, secondo, contorno, dolce = 12.50 euro.
Interessantissimo è anche Mariani Life Style, un locale multifunzionale punto di riferimento per turisti e cittadini con servizio di ristorazione nell’arco di tutta la giornata.
Ristorante, pizzeria, caffè, un fitto calendario di eventi e concerti, ma anche cinema in onore di quello stesso stabile che, ad appena un anno dalla prima proiezione dei fratelli Lumiére a Parigi il 28 dicembre 1895, portò la settima arte a Ravenna.
Infine se andate a Ravenna con i bambini non potete mancare una giornata al parco Mirabilandia che si trova a pochi minuti di auto dalla città e che i miei hanno visto addobbato a tema Halloween, trovate il racconto sul blog!
A poco più di un’ora di auto da Ravenna, c’è Ferrara da abbinare alla visita di Comacchio con il Parco del Delta del Po che si trova a metà strada tra le due città.
Ringrazio l’Opera di Religione della Diocesi di Ravenna per la gentile ospitalità.
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