Campania

Visitare la Reggia di Caserta con bambini

Non ero mai stata alla Reggia di Caserta.
Strano, vero? Mi sono chiesta anch’io come fosse possibile una cosa del genere. Probabilmente una svista anche dei miei genitori che da piccola mi hanno portato spesso in giro per l’Italia, chissà forse non se la sono sentita di affrontare l’impresa di andare alla Reggia di Caserta con bambini al seguito.
Perché d’impresa si tratta, visto che la Reggia non è mica facile da visitare con i bambini per un semplice motivo: le dimensioni.

Tutto è tremendamente grande. La Reggia è enorme, già solo lo scalone d’onore per accedere agli appartamenti è impressionante, le sale destinate alla famiglia reale sono tante, tantissime e sembrano non finire mai, il giardino è immenso (circa 3 km dalla Reggia fino ai Giardini Inglesi).
“La Reggia di Caserta ha una pianta rettangolare articolata su corpi di fabbrica affacciati su quattro grandi cortili interni e si estende su una superficie di circa 47.000 metri quadrati per un’altezza di 5 piani pari a 36 metri lineari. Un imponente portico (cannocchiale ottico”) costituisce l’ideale collegamento con il parco e la cascata, posta scenograficamente al culmine della fuga prospettica così creata.”
Vi dico subito che la Reggia di Caserta si può visitare con i bambini ma ci vogliono delle accortezze e non perdere mai di vista qual è l’obiettivo primario: trascorrere una bella giornata in compagnia dei propri figli in un posto unico e non certo quello di fare una lezione di storia dell’arte.

Noi, come facciamo di solito, abbiamo iniziato lentamente e poi velocizzato nelle sale meno interessanti, lasciando i bambini liberi di fermarsi dove erano più attratti e incuriositi da un mobile o dai colori di una camera da letto. Sicuramente i decori d’oro e la particolarità degli arredi catturano la loro attenzione, come la culla di Vittorio Emanuele III in legno intarsiato e dorato o il meraviglioso presepe.
Eppure, come era normale dopo tante cose da vedere, forse troppe, è arrivato il momento delle lamentele:- mi sono stancato, mi annoio, voglio andare via…
A quel punto abbiamo tirato dritti verso l’uscita, sicuri che i giardini, la bella giornata di sole e un gelato avrebbero rianimato i nostri due sonnacchiosi figli. Così è stato.

Appena usciti dalla parte opposta a quella da cui si è entrati, ci si trova davanti la navetta che, per 2,50 euro a persona (andata e ritorno), vi porterà senza fatica fino alla Fontana di Diana e Atteone con la scenografica cascata e vicino all’ingresso dei bei Giardini Inglesi.
Noi la navetta l’abbiamo presa solo all’andata (quando la strada è in salita) e poi al ritorno l’abbiamo fatta a piedi, ma i nostri figli sono grandicelli e oramai abituati a camminare, quindi se avete bimbi piccoli meglio optare per andata e ritorno in bus (tanto costa uguale).
Se volete far fare ai bimbi un’esperienza più emozionante ci sono le carrozze che ovviamente costano di più (circa 10 euro a persona) e chiedete bene fin dove arrivano perché so che non fanno tutto il parco.
Appena scesi dalla navetta vi troverete di fronte al chiosco bar con gelati e snack per ritemprare i bambini, ci sono anche delle comode panchine all’ombra dove ricaricarsi nell’attesa di visitare i giardini.

Un selfie davanti alla grande cascata di Diana e Atteone è d’obbligo e poi via tutti ai giardini inglesi che sono sulla destra, guardando la cascata. La bellezza di questo luogo non è facilmente riproducibile a parole, dovete andarci per capirla e apprezzarla fino in fondo.
Non è un parco per bambini nel senso proprio del termine, ma ci sono punti interessanti che riusciranno comunque a catturare la loro attenzione, come il piccolo sentiero per arrivare al Bagno di Venere con il laghetto, la cascata e il bellissimo tempio in rovina.
Una volta usciti dai giardini inglesi, se ve la sentite, potete fare una bella passeggiata tutta in discesa lungo il viale che porta fino all’ingresso posteriore della Reggia (circa 3 km).
In questo modo potrete ammirare le grandi vasche d’acqua, le fontane, i prati e avere davvero uno sguardo d’insieme sui giardini della Reggia di Caserta.
Avevo visto tante immagini in rete, ma nessuna rende giustizia ai giardini della Reggia che vanno visti nel loro insieme, una foto non può che essere parziale, riuscendo a cogliere solo una minima parte di quella bellezza e di quella prospettiva perfetta.

Informazioni pratiche per visitare la Reggia di Caserta con bambini

ORARI: Apertura: 8:30 – 19:30. Gli orari di apertura e chiusura dei giardini variano a seconda del periodo dell’anno quindi vi conviene guardare sul sito ufficiale della Reggia di Caserta.
La Reggia è chiusa il martedì tranne aperture straordinarie.
PREZZI: Appartamenti storici, Parco e Giardino Inglese = 12 euro gli adulti, gratis i bambini fino a 18 anni.
Noi in 4 abbiamo pagato solo 24 euro in totale.
La prima domenica del mese gli appartamenti storici sono visitabili gratuitamente mentre il Parco è visitabile a pagamento (5 euro gli adulti, gratis i bambini).
Navetta per raggiungere i giardini inglesi dalla Reggia = 2,50 a persona, andata e ritorno.
Vicino all’uscita posteriore della Reggia, quella da cui si accede al Parco, c’è un bar e poi c’è un chiosco vicino alla cascata e all’ingresso dei giardini inglesi (a circa 3 km da lì). Non ci sono ristoranti.

Se volete qualche informazione in più sulle cose da fare a Caserta, oltre alla Reggia, vi consiglio di dare un’occhiata all’articolo Dieci cose da fare a da visitare a Caserta di Valeria D’Esposito che mi ha dato degli utilissimi consigli per la visita alla Reggia.

Dove dormire per visitare la Reggia di Caserta con bambini

Noi abbiamo trovato un’ottima sistemazione a pochissimi metri dalla Reggia (dal balcone della nostra camera potevamo vederla) e dalla zona centrale di Caserta dove ci sono i più bei negozi, tanti locali dove cenare e le persone si ritrovano per un aperitivo o una chiacchiera sul corso che si trova dietro al B&B MaMaison.
Oltre alla posizione, ve lo consiglio anche perché la struttura è  molto accogliente e ben arredata. Ha camere doppie che possono diventare triple con l’aggiunta di un divano adibito a letto per un bimbo oppure un appartamento con due camere doppie. Tutte le info le trovate qui.


 

 

Luisa Roncarolo

E’ più facile dire quello che non sono, piuttosto che quello che sono diventata. Non sono single, non sono trendy e non sarò mai una fashion blogger. Non fotografo tutto quello che mangio e non ho il fisico per i viaggi estremi. Non amo le automobili, preferisco i treni e quando posso vado in bicicletta. La mia famiglia viaggia sempre con me e questo voglio raccontare.

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