Berlino, ci son stato con Bonetti/era un po’ triste e molto grande…
La prima volta che arrivai a Berlino conoscevo solo questi versi di Lucio Dalla e avevo letto “La spia che venne dal freddo” di John Le Carré. Era il 1986 e stavo per compiere 18 anni.
Soggetto a leva non avevo documenti validi per andare al di là del muro ed entrare a Berlino Est, così acquistai un permesso temporaneo e con un bus turistico varcai il Checkpoint Charlie col solo intento di perdermi tra le meraviglie del Pergamonmuseum.
Che paura quando un agente della Vopos mi intimò a brutto muso di scendere dal bus e mi portò in ufficio… doveva solo mettere un timbro sul mio lasciapassare, ma io me la feci sotto lo stesso.
Mi fa specie pensare che manco da questa città da 31 anni… Ciao Berlino, come stai?
So che sei diventata ancora più grande di prima e che oggi la tua popolazione sfiora i quattro milioni di abitanti anche se c’è ancora tanto spazio e conti di raddoppiare i tuoi cittadini nei prossimi tempi.
Siamo impazienti di immergerci in questa città esplorando il più possibile il suo passato alla ricerca delle storie che stanno dietro le cose che vedremo, però da bravi turisti con poco tempo a disposizione, anche noi abbiamo l’elenco delle 10 cose da fare a Berlino.
Arriviamo alla Berlin Hauptbahnhof, la stazione principale, una delle più grandi stazioni ferroviarie d’Europa che sono quasi le 21.
Il nostro hotel, nei pressi del Tiergarten (l’enorme parco che con i suoi 342 ettari è il più grande spazio verde della città) dista appena due fermate di S-Bahn.
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Berlin Welcome Card
Questa metropolitana di superficie, insieme all’underground (U-Bahn), alla rete di bus e di tram, costituisce un sistema di trasporto pubblico efficientissimo, sul quale il bravo turista accede dopo aver acquistato la sua Berlin Welcome Card, un abbonamento per viaggiare su tutti i mezzi pubblici cittadini che da diritto, tra l’altro, anche ad una serie di sconti su circa 200 attrazioni in città.
Come se questo non bastasse, Berlino è famosa per avere taxi economici e tassisti gentili, cosa che sperimentiamo immediatamente.
1) Zona est e zona ovest
Frantz, il nostro driver accompagnandoci in hotel ci spiega l’ABC della città e cioè che capisci sempre se ti trovi in quella che un tempo era la zona Est se ci sono i tram che invece non ci sono più nella zona Ovest, molti anni fa sostituiti dagli autobus.
Se questo non bastasse, ci spiega subito la storia dell’Ampelmännchen, l’omino del semaforo.
L’effigie che regola il transito pedonale nei semafori stradali. Ebbene, nella Berlino Est l’omino era disegnato col cappello differentemente che nel blocco capitalista… piccoli souvenir della Guerra Fredda che stanno lì a ricordare la cortina di ferro. Infine ci dice che i berlinesi sono soliti darsi appuntamento sotto la torre della televisione nella zona di Alexanderplatz.
Come tutte le grandi città, anche Berlino è divisa infatti in zone e quartieri: Friedrichshain, Prenzlauer Berg, Tiergarten, Kreuzberg, Schöneberg, Dahlem, Pankow e tanti altri. Effettivamente, l’esplorazione della città non può che cominciare dal distretto di Mitte che, come suggerisce la parola, rappresenta il centro storico, sede della gran parte dei monumenti d’interesse turistico.
Arrivare oggi ad Alexanderplatz e passeggiare a Mitte significa fare un tuffo nella storia recente dell’Europa, propiziato dalle architetture della “Grande Berlino” del 1920 e ammirando le opere del dopoguerra (il 60% dei palazzi di questo quartiere era stato raso al suolo dai bombardamenti) e l’interessante riuso odierno dopo la riunificazione.
Ogni elemento architettonico di questa piazza parla infatti delle epoche passate. Per esempio prende il nome dallo Zar russo Alessandro I che il 25 ottobre 1805 visitò Berlino, pensate poi che la principale via d’accesso a questo luogo si chiama Karl-Marx-Allee, ma prima del 1961 si chiamava Stalinallee, era dedicata cioè a Stalin e pare che portasse direttamente a Mosca…
La Torre della Televisione alta 365 metri (antenna compresa), quando fu costruita nel 1968 era il simbolo della DDR Repubblica Democratica Tedesca. Un ascensore oggi sale a 203 metri d’altezza, fino al bar più alto della città dalle vetrate del quale si gode una vista magnifica.
Il turista può orientarsi localizzando i simboli della città: il Reichstag (il palazzo del Parlamento), la Porta di Brandeburgo, la vicina Berlin Hauptbahnhof, l’Olympiastadion (Stadio Olimpico), l’isola dei musei e Potsdamer Platz. Io soffro di vertigini e così neanche ci siamo messi in fila per prendere l’ascensore che tra l’altro è a pagamento e per niente economico.
2) Visita guidata della città
È piuttosto suggeribile farsi accompagnare nell’esplorazione del quartiere da una guida turistica come abbiamo fatto noi. Tra le tante, abbiamo optato per un’organizzazione tutta italiana, la Berlin Kombinat Tours che offre percorsi guidati in italiano. Si può scegliere tra vari tour privati, noi siamo stati invitati a provare quello dedicato all’arte urbana: due ore e mezza a spasso tra i personaggi della Street art berlinese lungo la ferrovia della Dircksenstrasse.
E così la gentile Lavinia, ci ha raccontato innanzitutto la Alexanderplatz sulle quale spiccano i palazzi Alexanderhaus e Berolinahaus e poi il famoso Hotel Park Inn. L’hotel con i suoi 41 piani è un altro simbolo dell’epoca sovietica, tanto quanto la Brunnen der Völkerfreundschaft, la fontana dell’amicizia fra i popoli, al centro della zona pedonale e l’Urania Weltzeituhr, l’orologio del tempo del mondo che grazie al motore di una Trabant, dà l’ora esatta nei 24 fusi orari indicati in base alle principali città dei diversi continenti.
Come dite? Cos’è una Trabant?
La Trabant dal 1957 fino alla caduta del muro, è stata l’unica auto a disposizione dei tedeschi dell’Est ed oggi è l’ennesimo simbolo di questa città. Leggenda vuole che la sua carrozzeria fosse di cartone pressato e che il motore a due tempi facesse fumo come una locomotiva.
Nonostante ciò la propaganda sovietica, quando non c’era ancora internet, la pubblicizzava come se fosse la Mercedes di Honecker, il presidente del Consiglio di Stato della DDR.
3) Il quartiere ebraico
Ma nell’area di Mitte sopravvive anche quello che un tempo fu il quartiere ebraico della città, il quartiere di Scheunenviertel oggi rappresentato dalle caratteristiche architetture degli Hackesche Höfe, un complesso di cortili comunicanti, di vicoli e di alte palazzine antiche tutt’intorno alla stazione della S-Bahn di Hackescher Markt.
La numerosa comunità ebraica, insediatasi in questa zona sin dal 1700, organizzava nei cortili interni ai palazzi la propria vita sociale, le arti e i mestieri ed oggi, opportunamente restaurati questi spazi rappresentano una attrazione grazie ai numerosi locali e luoghi di intrattenimento.
Passeggiando per Scheunenviertel, prima o poi si passa certamente di fronte alla Sinagoga Nuova di Berlino (Neue Synagoge) costruita a metà del 1800 in stile moresco orientale, per il quale, con la sua cupola nera, spicca sulle altre costruzioni prevalentemente di architettura neoclassica.
Tra le tantissime informazioni forniteci da Lavinia i bambini sono rimasti molto colpiti dalle centinaia e centinaia di piccole placche quadrate in ottone incastonate nella pavimentazione dei marciapiedi dell’intero quartiere. Lavinia, fattasi seria, ci ha spiegato che le Stolpersteine, letteralmente “pietre d’inciampo” dell’artista tedesco Gunter Demnig, riportano, proprio sotto a quelle che furono le loro abitazioni, i nomi degli ebrei e il dettaglio del loro triste destino.
Durante tutto il nostro soggiorno a Berlino, i bambini hanno continuato a cercare sui marciapiedi quelle targhe segretamente domandandosi il perché di tanta barbarie.
4) Isola dei Musei
Ma Berlino oggi è anche leggerezza e gioia di vivere, tutta la zona di Scheunenviertel, ampiamente pedonalizzata, brulica di ristorantini, fast food e locali dove è bene fare una sosta prima di sbarcare sulla vicina Isola dei Musei.
La Museumsinsel, è a tutti gli effetti un concentrato di meraviglie su un’isola in mezzo allo Sprea, il fiume che attraversa Berlino. Su di essa sorgono infatti tanti musei di grande rilevanza come l’Alte Nationalgalerie, la Vecchia Galleria Nazionale, l’Altes Museum, il Museo vecchio, il Bode-Museum, il Neues Museum, il museo nuovo, la Friedrichswerdersche Kirche e il già citato Pergamonmuseum, il Museo di Pergamo.
Quest’ultimo è l’unico nel quale ci siamo velocemente avventurati dato che i nostri figli non hanno l’età giusta per apprezzare l’arte anche se speriamo che il grande conservi un fugace ricordo almeno della porta di Ishtar dell’Antica Babilonia.
5) East Side Gallery
Molto più facile portarli a vedere un pezzo di Muro di Berlino alla East Side Gallery. Si fregia di essere la più lunga galleria d’arte murale al mondo ospitando per una lunghezza di 1,3 chilometri, oltre cento murales originali in Mühlenstrasse, nella ex Berlino dell’Est.
La East Side Gallery è vicinissima alla Berlin Ostbahnhof, una delle stazioni ferroviarie della città, facilmente raggiungibile con le linee S3, S5, S7, S75 ed S9 della S-Bahn oltre che in autobus.
6) Legoland Discovery Centre
Un altro posto dove i vostri figli vi seguiranno volentieri e il LEGOLAND Discovery Centre sito all’interno del Sony Center alla Potsdamer Platz.
Quindi dopo aver visitato l’interessante playgroud al coperto, non vi sarà difficile ottenere sull’altra mano una passeggiata in Potsdamer Platz, storica piazza berlinese, che oggi ampiamente ristrutturata, con i suoi grattacieli di vetro e acciaio, ambisce a diventare il nuovo centro residenziale, direzionale e commerciale conservando un forte richiamo turistico.
Interessanti e in gran parte interattivi sono anche il Museo delle Scienze Naturali, lo Science Center Spectrum e il Museo della Tecnologia.
7) Museo di storia naturale
Museo di Storia Naturale (Museum für Naturkunde – Leibniz-Institut für Evolutions- und Biodiversitätsforschung), oltre a 25 milioni di reperti legati a zoologia, paleontologia e mineralogia, ospita un alto scheletro di Brachiosaurus, un dinosauro di 13 metri, e Tristano, uno dei più grandi scheletri di Tirannosaurus Rex mai rinvenuti al mondo.
8) Science Center Spectrum
Lo Spectrum e lo Stiftung Deutsches Technikmuseum sorgono vicini all’inizio della Möckernstraße, nel quartiere di Kreuzberg.
Allo Science Center Spectrum, in un ambiente rilassante, sotto gli occhi di giovani custodi attenti ma non invadenti, si possono provare più di 150 esperimenti pratici per imparare attraverso il gioco e scoprire che la fisica può essere divertente.
Se dovete scegliere tra i tre per mancanza di tempo, questo è quello che noi vi consigliamo di più di tutti semplicemente perché è il più divertente. Richiede tempo perché ci si sofferma su ogni esperimento visto che i bambini devono provare e riprovare, capire e stupirsi praticamente ogni volta.
9) Museo della Tecnologia
Il Museo della Tecnologia, fondato nel 1982, presenta un’infinità di collezioni scientifiche e tecniche. Il nuovo allestimento reca un aeroplano bimotore sull’esterno del tetto che piacerà sicuramente ai bambini ma anche le altre macchine volanti, le navi e le locomotive ferroviarie. Gran parte del museo è dedicata alla scoperta di cosa c’è dietro agli elettrodomestici e agli oggetti di uso quotidiano.
Il museo è molto grande e richiede qualche ora per la visita, tenetene conto nell’organizzazione della vostra giornata e un consiglio spassionato: se avete poco tempo e dovete scegliere tra i due musei, optate per lo Science Center che, a mio modesto parere, è più coinvolgente per i bambini.
Infine non dimenticate di portarli a respirare un po’ di storia: la Porta di Brandeburgo, il CheckPoint Charlie, il Museo Ebraico solo per citare alcune delle tappe classiche che abbiamo fatto noi.
Sul Museo Ebraico ho qualche perplessità nel consigliarlo perché per i bambini è quasi del tutto incomprensibile, ma se avete ragazzi adolescenti e avete tempo, può essere un’esperienza formativa.
10) Check Point Charlie
Forse sarà difficile per i bambini capire la portata storica di questo posto di blocco tra il settore sovietico e quello statunitense, ma secondo noi è un luogo da vedere. Non si tratta del posto di blocco originale visto che nel 2000 è stata realizzata una ricostruzione fedele della prima cabina americana. Potrete raccontare ai vostri figli come qui siano avvenute alcune delle fughe più spettacolari e anche più tristi della storia del muro di Berlino.
Se poi volete portarli a vedere il vero Check Point Charlie e una vera torretta di guardia potete arrivare nella zona sud ovest della città nel Museo degli Alleati.
Oltre a queste cose che abbiamo fatto noi, ce ne sono altre che non siamo riusciti a sperimentare per mancanza di tempo ma vi segnaliamo: l’acquario AquaDom & Sealife, il Museo della Magia Magicum, il Museo tedesco dello Spionaggio, lo Zoo e il parco acquatico Tropical Islands che però si trova a circa un’ora di treno da Berlino.
Ringraziamo la Berlin Kombinat Tours per averci invitato a provare uno dei loro tour guidati della città e l’Ufficio Turistico di Berlino per averci omaggiato delle Berlin Welcome Card.