Porto Recanati, il salotto sul mare delle Marche!
Mai definizione fu più azzeccata. Durante la nostra visita abbiamo scoperto ogni angolo dell’accogliente località balneare a sud del Conero.
Cosa abbiamo fatto a Porto Recanati?
- siamo andati su e giù per i 9 km di litorale con la bicicletta
- abbiamo visitato il Castello Svevo e l’arena Gigli
- siamo saliti in cima alla Torre Sveva per ammirare il panorama
- la Pinacoteca Comunale ci ha aperto le sue sale ricche di tesori
- abbiamo visitato gli scavi archeologici dell’antica città di Potentia
- partecipato ad un laboratorio sul famoso brodetto alla portorecanatese
- gustato il piatto identitario della città.
Per innamorarsi perdutamente di Porto Recanati, basta poco.
È sufficiente raggiungerla una prima volta in treno: il primo mare a sud del Conero si offre agli occhi del turista ferroviario con le fattezze di un variopinto borgo marinaro placidamente adagiato sulla linea di costa.
Questo è il segreto di Porto Recanti: località balneare della Riviera del Conero a due passi dal natio borgo selvaggio dove visse il più grande poeta marchigiano, Giacomo Leopardi.
Nove chilometri di costa bassa e sabbiosa, stabilimenti balneari e spiagge libere lambiti da un lungomare pedonale, ma anche piste ciclabili, tradizioni culinarie, una grande arena in centro città con un fitto calendario di eventi, mare, sole, relax e soprattutto la naturale cordialità dei portorecanatesi: di questo è fatta una vacanza a Porto Recanati.
Porto Recanati: itinerario minimo in 10 tappe
1) Corso Giacomo Matteotti, con i suoi negozi, è l’asse principale della viabilità urbana: lì al civico 103 c’è l’Ufficio del Turismo, prima tappa di un itinerario alla scoperta di tutto ciò che la città ha da offrire.
Alcune robuste biciclette a noleggio gratuito attendono il turista perché, a Porto Recanati ci si sposta agevolmente a piedi o in bicicletta. In aggiunta, un bus gratuito estivo collega il centro città con le spiagge di Scossicci, Lido Nazioni e col quartiere Montarice.
2) Alle spalle di Corso Matteotti c’è il lungomare Lepanto (seconda tappa): con una lunghezza di 2 chilometri tutta in pianura, in estate, è interdetto alle auto.
Queste caratteristiche lo rendono perfetto per le famiglie: i bambini possono correre liberamente, nessun problema con passeggini e carrozzine visto che non ci sono salite e discese da affrontare, come in altre località della Riviera del Conero.
Le antiche case dei pescatori, allineate di fronte alla spiaggia sono state completamente restaurate conservando gli antichi colori delle mura esterne; una moderna pavimentazione invita a camminare su e giù ad ogni ora del giorno.
Graziosi stabilimenti balneari con verande ed accoglienti ristoranti propiziano una sosta ed un bagno.
3) Puntando le bici verso nord, con poche pedalate si arriva a Largo Porto Giulio (terza tappa), sul quale si erge l’antico edificio del Kursaal che prospetta su piazza Brancondi.
Questo è un po’ il salotto buono della città con bar e una circoscritta area verde all’ombra del Castello.
4) Il Castello Svevo e l’Arena Beniamino Gigli (quarta tappa).
Federico II di Svevia, lo Stupor Mundi, nacque il 26 dicembre 1194 a Jesi, poco distante da qui e dimostrò di conoscere bene le necessità di questo tratto di costa a sud del Conero, tanto da ordinare la costruzione di un castello a guardia del litorale minacciato dalle scorrerie dei pirati saraceni.
Chi di voi ricorda il grande tenore Beniamino Gigli?
Dotato di una voce versatile, amatissimo ai tempi dei nostri nonni, nacque a Recanati ed a lui è dedicata l’arena ospitata nell’ampio cortile del castello.
Dal dopoguerra in poi qui si sono esibiti molti cantati lirici e pop facendo di questo palco dall’acustica perfetta un tempio della musica, senza contare le altre manifestazioni di altro genere che la utilizzano come location privilegiata.
5) Presto i turisti potranno tornare a visitare anche la Torre sveva che sovrasta il castello (quinta tappa).
Noi ci siamo andati e vi assicuriamo che da almeno 30 metri d’altezza, la vista è di quelle che non si dimenticano.
Ad est il mare, a nord il promontorio del Conero, ad ovest Loreto, Castelfidardo ed Osimo, mentre a sud lo sguardo s’allunga fino al Gran Sasso d’Italia e alla Majella.
6) Ma il Castello Svevo conserva al suo interno anche la Pinacoteca Comunale “A. Moroni” che custodisce una delle più importanti raccolte di arte moderna delle Marche (sesta tappa).
Istituita dal Comune, espone la collezione privata del professor Attilio Moroni e comprende più di 150 opere d’arte: tele, sculture e ceramiche del periodo ‘800/’900.
7) Ma non finisce qui perché al piano terra del Castello Svevo è stata ricavata una sala per esposizioni temporanee che al momento ospita una interessante mostra sui “ragazzi del Piper” Claudio Cintoli e Mia Martini (settima tappa).
Mimì da ragazza era solita passare le estati a Porto Recanati e la città la ricorda così.
8) Il territorio di Porto Recanati si trova tra il Fiume Musone a nord e il fiume Potenza a sud.
Proprio nei pressi della foce del Potenza sorgeva l’antica Potentia, colonia romana fondata nel 184 a.C.
Recenti scavi hanno portato alla luce i resti del grande insediamento adriatico costruito con la stessa urbanistica di Pesaro, città gemella.
L’interessante area archeologica (ottava tappa), è visitabile su prenotazione da giugno a settembre facendone richiesta all’ufficio IAT.
9) Per andare dal Castello Svevo fino alla alle spiagge di Scossicci (nona tappa) bastano poche decine di minuti in bicicletta sulla pista ciclabile che punta diritta verso nord.
Il Conero è il punto di riferimento mentre un mare azzurrissimo lambisce stabilimenti balneari e lunghi tratti di spiaggia libera.
La spiaggia, ben curata ed adatta a tutti è di ghiaia fine: grazie a ciò, le lunghe giornate sul bagnasciuga sono costantemente allietate dal musicale sciabordio della risacca.
10) Questa è zona di ristoranti di pesce e noi non abbiamo resistito: da Fabietto abbiamo visto come si prepara il famoso Brodetto alla portorecanatese (decima tappa), che ben dialoga con le altre zuppe di pesce del tratto marchigiano dell’Adriatico.
Brodetto bianco, senza pomodoro o peperoni ma con l’originale aggiunta della zafferanella, lo zafferano selvatico originario del Conero.
Il brodetto di Porto Recanati è il re della tavola e tradizionalmente la prima settimana di giugno gli viene dedicata una manifestazione culinaria tra le più amate della regione: La settimana del Brodetto.
Cosa fare nei dintorni di Porto Recanati
Ma una vacanza a Porto Recanati non finisce dentro ai confini della città, ci sono i dintorni da esplorare perché il bello delle Marche è proprio questo: dal mare alla collina in un attimo!
Le spiagge della Riviera del Conero sono tutte belle ma ce n’è una in particolare che portiamo nel cuore perché è lì che avvengono i rilasci delle tartarughe ferite e poi curate dalla Fondazione Cetacei di Riccione.
Se volete saperne di più su questa bellissima gita da fare con i bambini potete leggere: Il rilascio della Tartaruga a Numana: una bella gita per tutta la famiglia.
Non fermatevi solo alla spiaggia, ma andate ad esplorare Recanati, Loreto e Osimo.
Anche il nostro viaggio dopo pranzo è continuato alla scoperta di meraviglie di cui non conoscevamo l’esistenza: Osimo sotterranea e la ciclabile nelle Riserva del fiume Musone.
Tutte le informazioni su queste esperienze assolutamente da provare le trovate in “Alla scoperta di Osimo: la città sotterranea, la ciclabile sul fiume Musone e il Museo del Covo”.
Per preparare al meglio il vostro viaggio nelle Marche e scoprire gli eventi che ci saranno nel periodo in cui verrete in vacanza, vi consiglio di visitare il sito ufficiale Destinazione Marche.
Ringraziamo la Regione Marche per averci invitato e organizzato per noi questo originale tour e tutte le persone che ci hanno accolto, accompagnato, aspettato con pazienza e raccontato con grande emozione la loro città.