Mark Twain diceva che tra vent’anni non saremo pentiti delle cose che abbiamo fatto, ma di quelle non abbiamo fatto.
Ecco perchè sabato scorso alle due notte mi trovavo al casello dell’autostrada di Grottammare ad aspettare di salire su un bus pieno di gente di tutte le età che sonnecchiava placida. Il loro viaggio era iniziato a notte fonda, almeno un’ora prima nel vicino Abruzzo.
Già da qualche anno desideravo visitare i mercatini di Natale di Merano e Bolzano, ma vuoi per la distanza, vuoi per gli impegni scolastici dei miei figli, non ero mai riuscita.
Poi una mattina, passo di fronte ad un’agenzia e vedo la locandina che pubblicizza alcuni viaggi organizzati per i mercatini dell’Alto Adige da uno, due o tre giorni.
E così, io che non sono certo tipo da viaggio organizzato, coinvolgo un’amica nel progetto fuga di un giorno dagli impegni familiari e con sommo sprezzo della stanchezza, pago i miei 69 euro per “comprare” una giornata di libertà.
Esattamente 24 ore. Trascorse tra il lento viaggio in pullman (più di 7 ore), la visita ai mercatini, le chiacchiere (tante), gli acquisti (pochi) e la degustazione di leccornie (tante).
Succo di mela, bretzel con lo speck, pane nero e wurstel, biscotti di pan di zenzero… non ci siamo fatte mancare niente, nemmeno il vin brulé!
La scusa era quella di scaldarsi un po’, anche se il freddo non era poi così esagerato, infatti abbiamo goduto di alcune ore di sole che hanno reso il paesaggio più luminoso e ci hanno regalato un po’ di tepore.
Il nostro tour è partito dalle famose Terme di Merano, proprio lì vicino ci ha lasciato il solerte autista, e arrivare ai mercatini è stato facile.
Si trovano a pochi metri, sulla sponda opposta, sulla strada che costeggia il fiume Passirio verso il centro città.
Il mio giudizio sui prodotti del mercatino è estremante positivo. Ormai siamo abituati a vedere oggetti prodotti in serie in ogni dove, con un totale appiattimento delle tradizioni culturali e artigianali di un luogo.
A Merano non è così, i prodotti sono per la maggior parte originali e artigianali, alcuni veramente frutto di grande creatività come le bambole coloratissime di questa bancarella che ho adorato… peccato avere due figli che non amano il genere!
Le tradizionali casette di legno ogni anno vengono allestite proprio sul Lungo Passirio per arrivare fino a Piazza della Rena con il Villaggio Natalizio storico e il focolare al centro della piazza.
Dovete assolutamente portare i vostri bambini nella Casetta della mascotte Goldy, dove si svolgono i laboratori e gli spettacoli per i piccoli visitatori.
Maggiori informazioni le lo trovate sul sito della manifestazione: Mercatini.Merano.eu.
I mercatini di Natale di Merano sono piuttosto gustosi dal punto di vista gastronomico perché negli stand non troverete cibo standard, ma tipicità: le zuppe di mele e di gulash, lo strudel di mele, gli strauben (frittelle a forma di chiocciola), i morbidissimi bretzel con lo speck che abbiamo assaggiato noi, il tutto accompagnato da vin brulè bianco o rosso e succo di mele caldo.
Potete portare a casa la tazza, se volete, pagandola 3,50 euro. La cauzione dovrete pagarla comunque ma i soldi vi verranno restituiti se la riportate indietro.
Ai bambini piaceranno anche gli spätzle, i vari tipi di pane dolce, i biscotti allo zenzero, i bretzel ricoperti di cioccolato e le frittelle di mele.
In diversi punti ci si può appoggiare ai tavolini per mangiare, scaldati dal fuoco al centro, ben protetto da pareti in vetro. Non temete quindi per i vostri piccoli.
All’inizio della via, troverete anche alcuni caffè con tavolini all’aperto dove forniscono le tradizionali coperte da stendere sulle gambe, per non gelarvi mentre aspettate che i bimbi si scatenino al piccolo parco giochi adiacente.
Da sapere che intorno alle dieci, quando siamo arrivate, non c’era molta gente e si camminava tranquillamente mentre verso l’ora di pranzo il mercatino si è riempito e si sono formate delle code, specialmente per mangiare.
Se vi muovete con i bambini andate presto e organizzatevi per lasciare il passeggino in auto nelle ore di affollamento oppure utilizzate uno zaino porta-bimbo per i più piccoli.
In alternativa, quando i mercatini diventano troppo affollati potete portarli a spasso per le vie del centro, lunga la bella passeggiata sotto ai portici (provvidenziali in caso di pioggia) oppure nella zona allestita vicino alle terme.
Qui i più grandi si potranno divertire sulla pista di pattinaggio sul ghiaccio o ammirare il grande albero di Natale addobbato, i piccoli fare un giro sulla giostra. Una particolarità: i tavolini del bar vicino alla pista sono allestiti dentro a delle colorate palle di Natale.
Una piacevole scoperta, fatta passeggiando sotto ai portici, è stato il castello di Burg.
Non lo conoscevamo, incuriosite dalla particolare porticina, abbiamo deciso di entrare e siamo rimaste affascinate da quanto fosse grande all’interno e ben conservato: camere da letto, bagno, cucina, stanze delle armi, Stube, cortile interno. Tutto arredato e mantenuto com’era nel XV secolo. Nelle due grandi sale al piano terra, un tempo adibite a deposito, oggi si celebrano i matrimoni civili.
Il Castello Principesco o di Burg si traggiunge da Via Galilei o da Via Portici e il biglietto costa 5 euro per gli adulti mentre è gratuito per bambini e ragazzi fino a 18 anni.
Una menzione speciale meritano le Terme di Merano: ampie, luminose, panoramiche, con una grande parte al chiuso quindi fruibili anche d’inverno… insomma se avete tempo vi consiglio di andare per una pausa relax.
Noi ci siamo stati più volte e abbiamo potuto constatare che, non solo ammettono i bimbi di tutte le età ma hanno addirittura un kinderheim dove si possono lasciare i bimbi.
Comodo, no?
Merano merita più di 24 ore perché le cose da fare sono tantissime e solo per andare alla scoperta di ristoranti e famose birrerie ci vorrebbe una settimana, io vorrei ci sono stata molte volte… ma vorrei già tornare.
Se volete visitare anche quello di Bolzano leggete il nostro racconto a questo link: Il Mercatino di Natale di Bolzano.
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