Noi ci abbiamo provato a visitare tutti i musei della scienza italiani.
Non ci siamo ancora riusciti, ma continuiamo a portare i nostri figli in giro per l’Italia per sperimentare e imparare cose nuove.
Ora finalmente avremo un grosso aiuto per la nostra missione, grazie alla “Guida dei luoghi geniali” edita da Ediciclo che raccoglie i luoghi più stimolanti ed educativi per bambini e ragazzi.
Devis Bellucci, ricercatore, scrittore, giornalista e blogger, nonché papà, ha pensato di raccontare le mete più curiose tra scienza, tecnologia e natura, tutte in un unico libro che abbiamo appena ricevuto dagli amici di Ediciclo.
La nostra recensione della “Guida ai luoghi geniali”
Bellucci ha fatto un lavoro enorme, ha raccolto e illustrato più di 100 attrazioni italiane divise per regione: musei scientifici e di storia naturale, miniere, planetari, orti botanici, grotte, acquari, saline, centrali elettriche, dighe, foreste fossili, dinosauri e tanto altro.
Scoprirete che sono davvero tantissimi i posti dove possiamo portare i nostri figli per dimostrargli che imparare può essere divertente e che anche in un museo si può vivere una fantastica avventura!
Non tutti i bambini sono appassionati di scienza ma tutti, proprio tutti, sono curiosi.
Questa guida è un’ottima scusa per organizzare una gita in una delle tante destinazioni consigliate e stimolare la loro curiosità, a volte un po’ appannata dall’uso di videogiochi e smartphone.
Come vedete dalle foto sopra, sulla mappa di ogni regione ci sono disegnati i simboli che indicano di quale tipo di museo si tratta e dove si trova:
- Una conchiglia indica fossili, preistoria e paleontologia, giacimenti fossiliferi, foreste fossili e dinosauri.
- Un fiore sta per orti e giardini botanici, erbari e musei sui fiori.
- Un pianeta rappresenta osservatori e planetari, musei sugli aerei, le stelle o la conquista dello spazio.
- Una lampadina non può che riferirsi all’elettricità, quindi centrali elettriche, idroelettriche e dighe, musei sull’energia e centri di ricerca.
- Una fabbrica per i musei sull’industria, tecnologia, informatica, telecomunicazioni.
- Un pesciolino indica acquari, musei del mare, saline, centro per le tartarughe e i cetacei.
- Una foglia rappresenta i musei di storia naturale, animali e insetti, ecologia e ambiente.
- Un diamante riguarda il mondo della mineralogia le miniere.
- Un vulcano sta ad indicare osservatori e musei dedicati ai vulcani.
- Una grotta i musei speleologici, quelli dedicati alle spedizioni ai poli, le montagne e le grotte.
- Una manina ci illustra science center e laboratori didattici per bambini e ragazzi.
- Un atomo ci indica dove si trovano i musei che riguardano fisica, chimica, matematica e il corpo umano.
“Guida ai luoghi geniali” ci è piaciuto molto.
Il libro è veramente ben fatto, le descrizioni non sono mai banali, contengono anche la storia dei vari musei e dei suoi fondatori, oltre a tante informazioni utili per la visita e alcune foto.
Forse, l’unico difetto, se vogliamo proprio trovarne uno, è la copertina cartonata che lo rende un po’ pesante da portare in viaggio, ma ai bambini più piccoli questa particolarità invece piacerà molto.
È davvero il regalo perfetto per tutti quei bambini che sono appassionati di scienza e nuove tecnologie.
Come sempre, meglio di un giocattolo, è regalare un libro o un’esperienza. Questa guida è un po’ tutte due perché dopo averlo letto, in quei posti bisogna andarci per davvero.
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I musei più originali che ci sono nel libro
Oltre alle mete più classiche, ci sono alcuni musei veramente strani come:
- il Museo del rubinetto in Piemonte,
- il Museo della stazione di servizio in Lombardia,
- il Museo dell’ape in Trentino (intesa come insetto non come mezzo di trasporto),
- il Museo della Bora in Friuli (qui ci siamo stati),
- il Museo di Antropolgia Criminale,
- l’Accademia Europea delle Essenze in Piemonte,
- il Tecnoparco di Archimede in Sicilia,
- il Museo delle Frane nel Lazio,
- All About Apple in Liguria.
I musei che ci sono piaciuti di più
Alcuni dei musei segnalati li abbiamo visitati anche noi e ci sentiamo di suggerirveli se non sapete da dove cominciare. Cliccate sui nomi per leggere gli articoli relativi con tante foto.
- Il Museo Nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano ci è piaciuto per la ricca collezione ferroviaria e aeronavale, la visita al sottomarino Enrico Toti e le divertenti esperienze che i nostri figli hanno vissuto nei laboratori.
- Il Mauto – Museo dell’automobile di Torino ci è piaciuto perché… l’allestimento è moderno, interattivo e racconta la storia dell’automobile fino ai giorni nostri.
- Il Muse – Museo della Scienza di Trento ci è piaciuto perché… ha una struttura (disegnata da Renzo Piano) e un allestimento bello ma proprio bello sia da vedere da fuori che da starci dentro e poi tante cose da scoprire sulla montagna, gli animali e i fossili oltre ad un piano con postazioni interattive molto divertente.
- Il Musme – Museo della Medicina di Padova ci è piaciuto perché… racconta la storia della medicina, è interattivo e multimediale con spiegazioni adatte ai più piccoli.
- L’Immaginario Scientifico di Trieste ci è piaciuto perché… è divertente e adatto anche ai piccoli oltre ad offrire un ricco calendario di eventi e laboratori per loro.
- La Città dei Bambini e dei Ragazzi di Genova perché i giochi tutti educativi sono ben divisi per età e ci puoi tornare tante volte senza annoiarti mai.
- L’Acquario di Genova non possiamo non citarlo perché è davvero un orgoglio italiano con i suoi 12.000 esemplari di 600 specie diverse, ci siamo stati più volte e sono sicura che ancora ci torneremo.
- Tecnotown a Roma ci è piaciuto perché… è una ludoteca dedicata alla tecnologia e nostro figlio lì ha scoperto come la robotica si potesse abbinare ai Lego quando era solo un bimbetto curioso (lo vedete anche nel libro a pag. 168 nelle foto che abbiamo fornito a Ediciclo e mi commuove sempre rivederlo così piccino).
Infine una menzione a parte perché non sono musei scientifici, ma meraviglie della natura, per la Grotta Gigante, la Cascata delle Marmore, le Grotte di Stiffe e le nostre Grotte di Frasassi (da marchigiani lasciateci esserne orgogliosi).
Insomma ne avete di cose vedere in giro per l’Italia, buona lettura!
“Ed ecco – avrei chiesto ai miei figli – di che cosa si nutre l’immaginazione?
La risposta è semplice: di domande.
Vorrei raccomandare questo, infatti, a tutti i bambini e non solo: se volete imparare a immaginare, che è la più umana delle abitudini, lasciate che la vostra vita si popoli di domande.
Non scansatele, ma coltivate con loro un rapporto di (sofferta) amicizia.”
Devis Bellucci
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